Isee. Affido condiviso e nucleo familiare: dal tribunale di Firenze la soluzione?

Intervento della sen. Donatella Poretti, Radicali/Pd
Il numero dei componenti del nucleo familiare e' fondamentale in prossimita' della scadenza della denuncia dei redditi e ogni qualvolta occorre la dichiarazione del proprio valore Isee ai fini di accedere ad una serie di agevolazioni, come sconti sui servizi sanitari e assistenziali nonché su servizi comunali (ad es., asili nido e centri estivi), riduzione del 50% o esenzione totale dal pagamento del canone telefonico, tariffe ridotte su servizi di pubblica utilità (energia, gas, acqua), assegno di maternità, prestazioni scolastiche (libri, mense e borse di studio), abbattimento delle tasse universitarie ecc...
Cosa succede nel caso di genitori che vivono separati e che grazie alla legge 54/2006 hanno l'affido condiviso del figlio?
Fino ad oggi il nucleo familiare era calcolato in base alla residenza, e quindi solo uno dei genitori, quello presso cui il figlio ha la residenza anagrafica, puo' inserirlo nel nucleo familiare e pertanto godere, eventualmente, dei vantaggi economici di un coefficiente ISEE ridotto) a tutto discapito dell'altro nonostante il principio dell'istituto dell'affido condiviso.
Oggi il Tribunale di Firenze ha dato un ottimo suggerimento per risolvere la questione con la formula del doppio domicilio anagrafico. Per parte nostra abbiamo sottoposto la questione con una interpellanza al ministro dell'Economia in vista della revisione dei criteri di calcolo del nuovo Isee che in base al decreto Salva Italia dello scorso dicembre dovranno essere rivisti entro il 31maggio 2012.
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