Fecondazione, Gallo (Ass. Coscioni), sen. Poretti (Radicali): freno della Commissione sanità alla schedatura dei pazienti infertili.

Dichiarazione congiunta della senatrice radicale Donatella Poretti e dell’ avvocato Filomena Gallo, Segretario dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica.
Oggi in Commissione sanità al Senato è stata disposta l’audizione del Ministro della Salute, del responsabile del Registro Nazionale Pma presso l’ISS e del responsabile del Centro Nazionale Trapianti per approfondire le motivazioni che portano il Governo a proporre un atto che modifica le competenze in materia di gameti e embrioni così come stabilito dalla Legge 40.
La senatrice Poretti conferma l’esigenza e la necessità di audire “la responsabile del Registro Nazionale PMA Dott.ssa Giulia Scaravelli affinché sia evidenziato che le norme sulla sicurezza e tracciabilità in vigore in Italia sono già applicate in modo eccellente e che non occorre modificare competenze esclusive in materia stabilite per legge che porterebbero solo ad attuare le proposte fatte dalla Roccella sulle linee guida”.
Aggiunge l’avv. Filomena Gallo, Segretario dell’Associazione Luca Coscioni:“ci auguriamo che sia smascherato il tentativo del Governo di proseguire nel portare avanti la volontà di chi mira solo a creare ulteriori deterrenti nell’accesso alle tecniche di PMA, tecniche che per qualità e sicurezza oggi, dopo le modifiche intervenute nella legge 40 con l’intervento della Corte Costituzionale e dei tribunali civili che ne hanno dato giusta interpretazione, hanno determinato un aumento delle nascite in Italia”. Prosegue la Poretti: ”nel mille proroghe lo scorso anno è stato inserita la norma che prevedeva che i dati in materia di PMA fossero inviati non più al registro Nazionale PMA ma al Ministero. Poi non è stato emanato l’atto attuativo perché modificava di fatto la legge 40”. Tuttavia, conclude Gallo: “Il giorno delle dimissioni di Berlusconi il sottosegretario Roccella ha tentato di far approvare illegittimamente le linee guida che attribuivano il ruolo di raccolta dati al CNT, ma Fazio non ha firmato e successivamente il CSS ha evidenziato che la competenza esclusiva su tali dati è del Registro Nazionale PMA. Oggi il governo ci riprova e con un atto di governo cerca di attribuire tali funzioni sempre al CNT. Ci chiediamo quanto preziosi siano i dati raccolti dall’ISS in forza di legge e quanta determinazione vi sia a volere attuare l’intento della Roccella di schedare i pazienti e i nati da PMA, visto che nessuna norma comunitaria prevede tale schedatura, chiediamo quale è il motivo di tutto ciò ?” .
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