Marco Pannella a In Onda (video) programma de LA7. Confronto col segretario della Fiom, Landini

Pubblichiamo in questa pagina il video della trasmissione In Onda de La7 condotta da Luca Telese e Nicola Porro.
Marco Pannella vi è stato ospite durante la puntata dello scorso 10 marzo, insieme con il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini.
Di seguito pubblichiamo anche uno stralcio della sintesi della conversazione domenicale di Pannella a RadioRadicale nella quale si parla proprio del confronto con Landini.
Il video.
L’impossibilità di un dibattito argomentato con Landini (Fiom) durante la trasmissione “In Onda” su “La7”
“E’ un’occasione per riflettere sul problema – come alcuni lo chiamano, non amo molto questo termine – ‘comunicazione’. Io sono stato molto aggressivo con Lucia Annunziata e in casa radicale non ci sono state doglianze. Ieri sera invece ero sicuro che avrei scontentato tutti i fan di Landini (segretario generale della Fiom, ndr) e buona parte dell’audience di La7, ma anche molti Radicali, perché la realtà della comunicazione e delle linee editoriali vanno conosciute e praticate meglio. Ieri cosa è accaduto? Finalmente sono andato per una trasmissione che doveva essere di un’ora, a un orario buono, a “La7”. Non ero mai andato da anni, né la mattina, né la sera né il pomeriggio. Sono certo che è stato Luca Telese che aveva detto che la loro trasmissione era un po’ in perdita, cioè 3 e 4 sabati fa erano andati ad un minimo con leggera risalita; ieri sera siamo andati a un ascolto più o meno di 500 mila, che in televisione in prima serata dimostra una difficoltà, e in più c’è stato il fatto che io ho stabilito che occorresse - anche perché conosco bene Luca Telese, ed ero certo che avrebbe dovuto giustificarsi (parlo di un fatto psicologico) con la testata che ha deciso evidentemente di escludermi come altri da anni, e non è che i Radicali vengano trattati molto meglio, la linea di La7 è una linea conforme a quella che conosciamo in termini di esclusione dagli abitanti televisivi dei soli Radicali. Io li capisco perché ritengo che altri non hanno i precedenti che abbiamo: noi quando siamo riuscì a coinvolgere e a cointeressare il Paese sui nostri scontri con ‘la politica’ direbbero gli altri, con lo schieramento di unità nazionale, il popolo ha sempre risposto come ha risposto”. L’involuzione della Corte costituzionale “dopo la buona precedenza di un democristiano, Bonifacio”.
La mancanza di Stato di diritto in Italia. “Ieri sera cosa accade? Quando mi hanno detto che ci sarebbe stato anche Landini ho detto ‘bene’, un dibattito; quando mi hanno detto che Landini non era in studio, ho detto ‘bah’, però a questo punto visto che tra l’altro è popolarissimo, ha una buona evidenza, e il giorno prima aveva avuto quella manifestazione, ho detto ‘benissimo’. Dopo pochi minuti ho dovuto subito tentare di organizzare il dibattito, mentre Telese mi costringeva a fare il dibattito con lui, perché non c’era possibilità, tanto è vero che a Landini ho detto: ‘Spero che una domenica tu possa accettare un dibattito con me e Bordin la domenica’. Vedo che molti compagni radicali sono un po’ sconvolti, dispiaciuti, ‘casino’, ‘perso una occasione’; io ho tentato all’inizio di porre delle domande, dinanzi alla unica domanda utile sul termine ‘compagno’. Landini è venuto fuori dicendo che ‘compagno’ è chi è d’accordo sulle cose di ieri (sulla manifestazione, ndr)’. Io gli ho detto di no, gli ho detto che per me Landini è un compagno del quale dissento profondamente, la differenza è questa. Lui fa la tirata sul liberismo e spiega il successo vero o presunto della loro lotta e manifestazione di avanti ieri, come una lotta contro questo sfascio di classe della globalizzazione liberista che massacra. Io sono riuscito a dare una indicazione: tieni presente che i liberisti non sono solo Einaudi, ma ho fatto anche i nomi di Ernesto Rossi e Salvemini. Lì avrei voluto avere il dibattito, per cui sono subito partito - anche perché in Italia ormai chi ha meno di 30 anni non sa di che si tratta ed è grave – dicendo che pure i sindacalisti, i lavoratori, non sono considerati come dello stesso bordo, dello stesso schieramento, non sono compagni da quello che diceva Landini. Allora ho detto: ‘vorrei ricordare un episodio’ – magari perché i giovani con meno di 30 anni non sanno cosa è - e ho ricordato una battaglia importante, quella di Pierre Carniti, Giorgio Benvenuto, noi con Craxi, sulla scala mobile. Un appuntamento con referendum ampiamente vinto, con – avrei voluto dire - Lama costretto da Berlinguer a prendere quella posizione, e che fuori microfono a un dibattito con Giovanni Negri disse: ‘Vabbè, poi va come va il referendum, si fa il conto con quelli che ce lo hanno imposto’. Poteva essere interessante cercare di vedere delle continuità”. I referendum radicali su trattenuta alla fonte e articolo 18. I progetti di leggi inviati dai Radicali al segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. Quando Landini ha parlato di “amputazione dei diritti costituzionali e sindacali delle minoranze”, Pannella gli ha replica: “Guarda, su questo adesso magari lo fanno contro di voi, ma voi allora lo voleste per far fuori Cobas e altro”.
Continua a leggere la sintesi della conversazione su Notizie Radicali»
Trascrizione a cura di Marco Valerio Lo Prete
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