Legge sulla fecondazione eterologa: in pericolo i diritti fondamentali della persona

Gravidanza

Si è concluso stamane, alla sala conferenze del Senato, ex Hotel Bologna, il seminario "Dopo 8 anni di legge 40, proposte per ridurre i danni", organizzato dall’Associazione Luca Coscioni.  

Al seguente link tutti gli approfondimenti sul seminario: http://www.lucacoscioni.it/comunicato/la-corte-costituzionale-sta-decidere-sulleterologa-luned-seminario-approfondire-la-materi 

Numerosi gli interventi, tra cui quello di Emma Bonino, vice presidente del Senato, e di medici, specialisti, giuristi, sociologi, bioeticisti che da anni si occupano della materia.  “Occorre fare un omaggio alla cocciutaggine dell’Associazione Coscioni che in un periodo in cui il tema della fecondazione assistita non è di attualità, torna a parlarne - ha dichiarato Emma Bonino in apertura del suo intervento - Ritengo, tuttavia, che niente è più fragile della politica. Questi temi non dovrebbero avere connotati ideologici ma solo seguire l’avanzamento della scienza. Non ci dovrebbero essere imposizioni su queste materie,a differenza invece della impostazione clericale che tuttavia è una imposizione.  Volendo tralasciare la questione del referendum sulla PMA che fu un esempio di manipolazione del Paese, credo che questo tema non abbia una dinamica europea, tranne per il ricorso alla Cedu che ha comportato diversi meccanismi. Difficilmente la sanità avrà una competenza comunitaria, e lo dice una federalista ed europeista come me. Lascerei dunque alla competenza comunitaria non tanto i problemi delle conseguenze in materia sanitaria della legge sulla fecondazione assistita, quanto la questione dei diritti fondamentali della persona, come è avvenuto con la battaglia per la messa al bando delle mutilazioni genitali femminili”. 

Commenta così la giornata dei lavori, Filomena Gallo, Segretario dell’Associazione Luca Coscioni: “Questo seminario e' diventato un appuntamento annuale sulla legge 40, appunto perché riteniamo che occorra fare un rapporto sui cambiamenti intervenuti nella norma, ancora purtroppo negati da alcuni centri pubblici. I pazienti ci segnalano, infatti, che in alcuni centri pubblici la legge 40 così come modificata dalla Corte Costituzionale con sentenza 151/09, che la resa decisamente migliore, non è applicata, allora abbiamo chiesto al Presidente Marino di intraprendere una indagine nei centri pubblici di PMA affinché questa situazione di illegalità sia immediatamente stroncata.

Ma ci sono appunto anche aspetti positivi:  è possibile produrre un numero di embrioni necessari alle finalità della stessa legge, cioè dare alla coppia una reale aspettativa di gravidanza; inoltre, per la tutela della salute della donna e del concepito è possibile crioconservare gli embrioni, e il medico può, con il consenso del paziente, decidere quale sia la procedura migliore da applicare caso per caso.

In vista della fissazione dell’udienza sul divieto di eterologa in Corte Costituzionale, abbiamo voluto evidenziare le motivazioni che potrebbero portare ad una sentenza positiva:

-          Dichiarando incostituzionale il divieto di eterologa non si crea vuoto normativo, perché la norma stessa prevede  tutele massime per il nato anche da tecniche con donazione di gameti che oggi possono essere eseguite all’estero;

-          Sul piano scientifico attualmente, con il recepimento delle norme comunitarie in vigore su tracciabilità, lavorazione e conservazione di cellule e gameti i centri di fecondazione assistita sono diventati istituti dei tessuti, pertanto devono osservare un normativa comune a tutti gli stati comunitari, attualmente validi solo per le tecniche omologhe, ma cancellando il divieto di eterologa sarebbero immediatamente applicabili anche per la donazione di gameti e embrioni;

 

Oggi abbiamo presentato un disegno di legge per la preservazione della fertilità e un disegno di legge che prevede la donazione di gameti ed embrioni con regole per i donatori che si basano sulla tassativa regola dell’azione gratuita e sulla possibilità di prevedere l’anonimato e non del donatore che comunque non istaura nessun rapporto giuridico con il nato (seguirà conferenza stampa). Il secondo disegno di legge darebbe inoltre la possibilità al Parlamento di rimediare a vecchi errori che hanno introdotto il divieto di eterologa che non ha fondamento né giuridico né scientifico.

Tra le proposte inoltre si ricorda sia la lettera la ministro della Salute Balduzzi, in cui si chiedono linee guida sulla legge 40 rispettose della giurisprudenza di questi anni che determina ormai una interpretazione e applicazione diversa della norma. Chiediamo, in sostanza, al ministro Balduzzi di ascoltare i pazienti che in tanti anni sono andati in tribunale per vedere rispettati i propri diritti e mettere da parte rivendicazioni ideologiche di una parte della politica che li ha lasciati soli”.

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