Lavori Camera dei Deputati, Farina Coscioni: riprende l’attività parlamentare con all’ordine del giorno un’importante interpellanza urgenza relativa ai problemi della disabilità al Ministro Fornero

Dichiarazione di Maria Antonietta Farina Coscioni:
Mi auguro che tra i segni di discontinuità annunciati dal Governo Monti vi sia anche una diversa e maggiore sensibilità verso i quotidiani problemi di migliaia di disabili e loro famiglie e che si concreti con la piena attuazione degli impegni assunti in sede internazionale.
Riprende questa settimana l’attività della Camera dei Deputati con la discussione di una importante interpellanza urgente di cui sono prima firmataria e sottoscritta da oltre quaranta colleghi, dei deputati radicali, del Partito Democratico, del Partito della Libertà, dell’UdC, dell’Italia dei Valori, di Futuro e Libertà.
L’interpellanza, ai ministri delle Politiche sociali e degli Esteri, riguarda in particolare una questione sollevata nei mesi scorsi da Gustavo Fraticelli, co-presidente dell’associazione Luca Coscioni, sul non funzionamento dell’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità e la mancata istituzione di un organismo
indipendente per la tutela dei disabili, in clamorosa violazione di quanto previsto dall’articolo 33 della convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.
“Si tratta”, ha dichiarato Maria Antonietta Farina Coscioni, deputata radicale e presidente onoraria dell’Associazione Luca Coscioni, “di una questione che avevo già sollevato con iniziative parlamentari, fin dall’ottobre del 2010 con le quali chiedevo conto di quel grave inadempimento del termine previsto dall’articolo 3 della legge 2009,
per rendere operativo l’Osservatorio. Nonostante le assicurazioni più volte fornite, siamo ancora al punto di partenza. Voglio ora augurarmi che tra gli evocati segnali di discontinuità annunciati dal governo Monti rispetto al passato, vi sia anche il rispetto degli impegni assunti a livello internazionale, impegni che – lo sottolineo – riguardano la vita quotidiana di migliaia di persone disabili e le loro famiglie.
Chiediamo dunque quali iniziative si intendono assumere in ordine:
b) la raccolta di dati statistici che illustrino la condizione delle persone con disabilità, che andrebbe a colmare l'attuale carenza e contraddittorietà di dati statisti in tale settore;
c) quali iniziative si intendano adottare per l'istituzione di un organismo indipendente, in adempimento del paragrafo 2 dell'articolo 33 della Convenzione, con il compito di promuovere, proteggere, e monitorare l'attuazione della stessa nell'ordinamento interno.
QUESTO IL TESTO DELL’INTERPELLANZA CHE VERRA’ DISCUSSA QUESTA SETTIMANA
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Interpellanza urgente 2-01303
presentata da MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI
mercoledì 21 dicembre 2011, seduta n.564
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro degli affari esteri, per sapere -
premesso che:
- la legge 3 marzo 2009, n. 18, recante «Ratifica ed esecuzione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, con Protocollo opzionale», fatta a New York il 13 dicembre 2006 prevede, all'articolo 3 l'istituzione dell'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità, quale «struttura di coordinamento» che gli Stati parte hanno l'obbligo di designare ai sensi del paragrafo 1 dell'articolo 33 della Convenzione; il richiamato osservatorio nazionale, secondo la legge, ha i seguenti compiti: a) promuovere l'attuazione della convenzione ed elaborare il rapporto dettagliato sulle misure adottate di cui all'articolo 35 della stessa convenzione, in raccordo con il Comitato interministeriale dei diritti umani; b) predisporre un programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l'integrazione delle persone con disabilità, in attuazione della legislazione nazionale e internazionale; c) promuovere la raccolta di dati statistici che illustrino la condizione delle persone con disabilità, anche con riferimento alle diverse situazioni territoriali; d) predisporre la relazione sullo stato di attuazione delle politiche sulla disabilità, di cui all'articolo 41, comma 8, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, come modificato dal comma 8 dell'articolo 3; e) promuovere la realizzazione di studi e ricerche che possano contribuire ad individuare aree prioritarie verso cui indirizzare azioni e interventi per la promozione dei diritti delle persone con disabilità;
- sempre ai sensi dell'articolo 3 della legge 3 marzo 2009 n. 18, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, avrebbe dovuto adottare, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge, un regolamento emanato ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, che avrebbe dovuto prevedere la disciplina, la composizione, l'organizzazione e il funzionamento dell'osservatorio;
- tale regolamento è stato adottato con ben quasi un anno e mezzo di ritardo, con il decreto ministeriale 6 luglio 2010 n. 167, l'osservatorio si è tutta via potuto insediare solo alla fine del 2010, dopo l'emanazione, il 30 novembre 2010 dell'ulteriore decreto ministeriale di nomina del suoi pletorici componenti, che, in aperto contrasto con lo specifico obbligo a carico dello Stato parte sancito dal paragrafo 3 dell'articolo 4 della Convenzione, sono solo molto marginalmente persone con disabilità; in data 6 ottobre 2010, in risposta all'interrogazione n.5-02974 del giugno 2010 presentata in Commissioni XII per chiedere conto di questo grave inadempimento del termine previsto dell'articolo 3 della legge 2009 n. 18 nel rendere operativo l'osservatorio, il Governo testualmente, tra l'altro, ha affermato: «(...) Per quanto concerne le specifiche questioni portate all'attenzione dagli interroganti, nel rilevare preliminarmente che, il termine di cui all'articolo 3, comma 3, della citata legge riveste carattere meramente ordinatorio, informo che, lo scorso 6 agosto, a seguito del parere favorevole espresso dalla Sezione Consultiva per gli Atti Normativi del Consiglio di Stato (formulato nell'adunanza di sezione del 26 aprile 2010) la Corte dei Conti ha registrato 11 decreto interministeriale recante il Regolamento attuativo delle disposizioni di che trattasi (...)»;
- uno dei compiti qualificanti dell'osservatorio è quello di elaborare un rapporto dettagliato sulle misura adottate per adempiere agli obblighi assunti dall'Italia con l'adesione alla Convenzione, anche in termini di obbligo di rivisitare la propria legislazione pregressa in tema di disabilità per adeguarla ai principi della Convenzione medesima. Tale rapporto, oggetto di un preciso obbligo dello Stato italiano di presentazione al «Comitato dell'Onu sui diritti delle persone con disabilità», si sarebbe dovuto produrre entro il 14 marzo 2011, vale a dire dopo due anni dall'entrata in vigore della legge 3 marzo 2009, n. 18, come previsto dall'articolo 35 della Convenzione. Non si ritiene che questo grave ritardo possa essere, in qualche misura, giustificato in sede internazionale sulla, scorta delle affermazioni del Governo di cui al punto precedente;
- inoltre, allo stato, è ancora non attuata, quella parte del paragrafo 2 dell'articolo 33 della Convenzione, dove si prevede anche la creazione di «meccanismi indipendenti» con il compito di controllare l'attuazione delle disposizioni convenzionali che operino negli ordinamenti interni a tutela dei diritti dei disabili. Tale struttura inoltre andrebbe a colmare una lacuna di ordine generale nel nostro ordinamento, come la mancanza di un'autorità indipendente per la tutela delle persone con disabilità -: quali iniziative per la rispettiva competenza intendano tempestivamente intraprendere per efficientare l'operato dell'osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità, in ordine a: a) la celere elaborazione di un piano sullo stato/programmi di recepimento nel nostro ordinamento dei contenuti della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, anche ai fini di sanare l'attuale stato di grave ritardo nell'adempimento dell'obbligo di presentazione dello stesso all'Onu; b) la raccolta di dati statistici che illustrino la condizione delle persone con disabilità, che andrebbe a colmare l'attuale carenza e contraddittorietà di dati statisti in tale settore, che, viceversa, sono basilari per la scelta delle misure più appropriate ed eque che si stanno per adottare anche nel campo della disabilità; c) quali iniziative si intendano adottare per l'istituzione di un organismo indipendente, in adempimento del paragrafo 2 dell'articolo 33 della Convenzione, con il compito di promuovere, proteggere, e monitorare l'attuazione della stessa nell'ordinamento interno, formulare raccomandazioni alle autorità competenti, nonché proposte di legge in materia di disabilità, svolgere inchieste, ed, infine, esaminare eventuali ricorsi da parte dei disabili, organismo indipendente che, oltretutto, andrebbe anche a sanare una carenza di portata sistemica, avvertita già da tempo, in tema di disabilità.
«Farina Coscioni, Livia Turco, Murer, Sbrollini, Bossa, Misiani, Margiotta, Pisicchio, Rosato, Esposito, Mura , Holzmann, Strizzolo, Lenzi, Concia, Melandri, Rubinato, Maran, Di Giuseppe, Morassut, Castagnetti, Paglia, Mazzarella, Maurizio Turco, Beltrandi, Marrocu, Calvisi, Verini, Miotto, Burtone, Melis, Duilio, Ferrari, Fiano, Bachelet, Agostini, Baretta, Motta, Argentin, Bucchino, Amici, Fontanelli, Lorenzin, Bernardini, Mecacci, Zamparutti».
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