Lavoro, De Lucia: bene il ministro Fornero su contratto unico, articolo 18 e “iperprotetti”, perché la partitocrazia ha sostituito i privilegi ai diritti. Sulle pensioni, vittoria storica delle proposte radicali. Ora avanti con riforme giuste

Lavoratori

A non aver “capito niente” sono i sindacati, corresponsabili di questa emergenza annunciata. È ora che ci siano riforme anche per loro.

Nota di Michele De Lucia, tesoriere di Radicali italiani: 

L’intervista al ministro Elsa Fornero pubblicata sul Corriere della Sera di oggi rappresenta una ricchezza e una speranza per il nostro Paese. La partitocrazia in questi sessant’anni ha fatto sì che i privilegi si sostituissero ai diritti: milioni di persone sono prive di ammortizzatori sociali, i lavoratori sono tutelati o no sulla base della tipologia dell’impresa per la quale lavorano, e per mandare la gente in pensione (ben) prima dei sessant’anni si sono condannate le generazioni più giovani ad un futuro di povertà se non di miseria: senza pensioni.

A non aver “capito nulla” (o, forse, ad aver capito fin troppo), come dichiarato da Raffaele Bonanni, sono i sindacati (sempre più somiglianti alla Lega di Bossi, e viceversa), che con i partiti e la grande industria hanno esercitato un vero e proprio potere di veto contro ogni riforma che fosse nell’interesse comune dei cittadini invece che dell’una o dell’altra corporazione. I sindacati sono fondamentali in una democrazia, solo che l’Italia non lo è. Le riforme devono riguardare anche loro, a cominciare dall’attuazione dell’articolo 39 della Costituzione.

Nel 1997, e poi nel 1999, proponemmo tra gli altri un referendum per abolire le pensioni di anzianità, da noi definite come “il più intollerabile elemento di insostenibilità finanziaria e di iniquità generazionale del nostro sistema previdenziale”. Sono dovuti passare, e si sono quindi persi, quattordici anni... Le proposte politiche radicali hanno individuato di volta in volta problemi che sono divenuti emergenze per il Paese proprio perché non affrontate a tempo debito.

La riforma Fornero, che è certo ulteriormente migliorabile, rappresenta - assieme all’abolizione del requisito dei tre anni di contribuzione per la totalizzazione ed alla possibilità di lavorare più a lungo - una vittoria storica delle proposte radicali. È necessario ora andare avanti, con riforme liberali, strutturali e giuste. Sull’articolo 18 abbiamo presentato una proposta di legge (primo firmatario Marco Beltrandi) per la moratoria triennale dell’articolo 18 nelle imprese fino a 30 dipendenti, con monitoraggio costante e relazione annuale al Parlamento sull’attuazione del provvedimento. Ci auguriamo che i sindacati sappiano confrontarsi evitando il solito muro-contro-muro ideologico e disastroso.

© 2011 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati



SEGUICI
SU
FACEBOOK

Nota sui commenti: i commenti lasciati dagli utenti del sito non vengono ne' censurati ne' verificati in base al contenuto. I commenti con link non vengono pubblicati. Per i commenti si utilizza la piattaforma Diqsus che memorizza sui suoi server tutti i dati degli utenti, compreso l'indirizzo IP in caso di eventuali segnalazioni per abusi o violazioni di legge. Tutti possono lasciare commenti, quindi non c'e' alcuna verifica sull'appartenenza degli utenti al partito o al movimento Radicale.