Perchè iscriversi al Partito Radicale? Bolognetti: Doveroso commentare l'articolo apparso oggi sulla Nuova del Sud

Partito radicale transnazionale, transpartito e nonviolento, il simbolo

 

Caro Mimmo,
ho letto con un certo interesse l’articolo che la Nuova del Sud ha dedicato a chi ha deciso di sottoscrivere la tessera del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito. Io non credo, consentimelo, che ci siano “corti”, ma piuttosto uomini e donne che possono essere uniti da comuni obiettivi e aspirazioni, almeno questa è la speranza che ho e che spero di non perdere mai. Nel ringraziarti, ti chiedo di ospitare sulla tua testata un mio intervento pubblicato su radicali.it, ma non prima di averti chiesto di pubblicare il preambolo allo statuto del PRNTT.
Preambolo allo statuto del PRNTT
“Il Partito Radicale proclama il diritto e la legge, diritto e legge anche politici del Partito Radicale, proclama nel loro rispetto la fonte insuperabile di legittimità delle istituzioni, proclama il dovere alla disobbedienza, alla non-collaborazione, alla obiezione di coscienza, alle supreme forme di lotta nonviolenta per la difesa, con la vita, della vita, del diritto, della legge. Richiama se stesso, ed ogni persona che voglia sperare nella vita e nella pace, nella giustizia e nella libertà, allo stretto rispetto, all'attiva difesa di due leggi fondamentali quali: La Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo (auspicando che l'intitolazione venga mutata in "Diritti della Persona") e la Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo nonché delle Costituzioni degli Stati che rispettino i principi contenuti nelle due carte; al rifiuto dell'obbedienza e del riconoscimento di legittimità, invece, per chiunque le violi, chiunque non le applichi, chiunque le riduca a verbose dichiarazioni meramente ordinatorie, cioè a non-leggi. Dichiara di conferire all'imperativo del "non uccidere" valore di legge storicamente assoluta, senza eccezioni, nemmeno quella della legittima difesa”.
Perché iscriversi al Partito Radicale(PRNTT)? In Basilicata hanno scelto la doppia tessera De Filippo(PD), Flovilla(UDC), Vita(PSI) e De Bellis(MPA).
Di Maurizio Bolognetti, Direzione nazionale Radicali Italiani e consigliere ass. Coscioni.
Cosa hanno in comune il Presidente della Giunta regionale di Basilicata Vito De Filippo, il capogruppo del Psi in Consiglio regionale Rocco Vita, Antonio Flovilla, vice-coordinatore regionale dell’Udc, e Giuseppe Maria de Bellis, coordinatore regionale del MPA? Cosa li unisce e ci unisce? Loro, io, noi, siamo tutti “azionisti” del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito.
Probabilmente, per chi è assuefatto alle pratiche della realpolitik il PR è una sorta di utopia, ma di certo il PR è fatto di persone che non vogliono smettere di sognare un mondo nuovo, altro. In quella tessera, dove campeggia l’immagine di Gandhi, disegnata con la parola “Partito Radicale” scritta in oltre 50 lingue, vive l’I have a drem del reverendo Martin Luther King. Albert Camus ha scritto: “Il fine giustifica i mezzi? È possibile. Ma chi giustificherà il fine? A questa domanda che il pensiero lascia in sospeso, la rivolta risponde: i mezzi”. Ecco il Prntt è il partito di chi pensa che sono i mezzi a giustificare il fine e non viceversa. Il PRNTT è il partito di chi pensa che occorre passare dalla “legge della forza alla forza della legge”.
Spesso abbiamo ripetuto nella nostra storia “o lo scegli o lo sciogli”, e nel 1993 in oltre 30.000 scelsero di scegliere il PR, di dargli forza. Oltre 30.000 uomini e donne trovarono una buona ragione per iscriversi al partito che ha nella propria ragione sociale la promozione dei diritti civili e politici, la difesa dei diritti umani. In oltre 30.000 si iscrissero al Partito che afferma che occorre destabilizzare i dittatori e i regimi colpendoli con le armi della nonviolenza, al partito che vorrebbe far nascere una “Comunità della e delle democrazia”, al partito dei Montagnard e del manifesto appello firmato nel 1981 da 140 premi nobel. Un manifesto in cui si leggeva: “Occorre ribellarsi contro il falso realismo che induce a rassegnarsi come a una fatalità a quel che invece appartiene alla responsabilità della politica e al ‘disordine stabilito’. Occorre realisticamente lottare perché il possibile sia realizzato e non consumato, forse per sempre.”
In quel non remoto 1993, scrivevamo:
Ci si iscrive per adottare politicamente, a distanza, cittadini di paesi in cui la libertà è soffocata, la povertà è soffocante, l’intolleranza e l’avversione civile insidiano la socievolezza e la dolcezza del vivere;
Ci si iscrive perché gli stati del mondo siano liberati dalla pena di uccidere in nome della legge e dei popoli;
Ci si iscrive perché si ha paura e si vuole avere fiducia. Perché si vede la minaccia e la promessa dei tempi;
Il partito radicale è un partito che non è partito, a confronto di partiti che sono di volta in volta chiesa, stato, famiglia, nicchia. Setta, e hanno usurpato la nobiltà possibile di una politica volta a perseguire l’intelligenza delle cose.
Negli atti del 36° congresso del Partito Radicale è scritto: “Alla realtà transnazionale del partito è necessario che corrisponda quella trans partitica;l’appello che si rivolge ai democratici – i quali, è naturale, per l’ambito nazionale si scelgono strumenti e sedi diverse di azione politica – è di essere “anche” radicali, non “solo” radicali”. Il PR in effetti è un Partito non concorrente di nessun altro, soprattutto rispetto a partiti nazionali. I suoi obiettivi sono assolutamente diversi: è un partito di ideali, di progetti e di battaglie, non un partito elettorale e di potere. E’ insomma una libera associazione di persone che intende perseguire obiettivi di diritti umani e di democrazia oltre le frontiere, oltre i partiti, oltre i confini della politica tradizionale. Proprio per questo fine il PR non partecipa, in quanto tale, ad alcuna competizione elettorale. I suoi militanti sono evidentemente liberi di candidarsi in qualsiasi lista elettorale o di costituirla”.
Noi diamo il benvenuto agli esponenti della politica lucana che hanno sottoscritto questa tessera ed esprimiamo l’auspicio che tanti altri decidano di farlo nelle prossime ore e nelle ore che ci separano dal 39° congresso. 
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