Emma Bonino: la Bindi conferma l'espulsione di fatto dei Radicali dal PD

Emma Bonino - campagna Lazio

'Viene allo scoperto quello che già da tempo è stato deciso in qualche stanza chiusa del Pd, e cioè che il nuovo Ulivo comprende Pd-Idv e Sel e che cercherà di allearsi con l'Udc e il terzo polo. Rosy Bindi dice oggi sui Radicali quello che aveva già detto nel 2010 nel corso della campagna elettorale nel Lazio, quando dichiarò che io non ero la loro candidata migliore, affermando sostanzialmente che sarebbe stato meglio se avesse vinto la Polverini'.

Così Emma Bonino commenta a Radio Radicale l'odierna intervista di Rosi Bindi.
'Si tratta di una scelta politica di fondo - prosegue la vice presidente del Senato - che esclude qualunque dialogo con i Radicali perché troppo laici per i loro rapporti con il Vaticano e l'Udc, troppo liberali per i loro rapporti con Vendola e con la Cgil, troppo garantisti rispetto alla linea giustizialista di una parte dello stesso Pd e dell'Idv'.
'Dal loro punto di vista - dice Bonino - la nostra espulsione politica non è che la devono scrivere a caratteri cubitali, c'è stato detto in tutti i sensi, al di là di una serie di corretti rapporti personali.

E abbiamo due analisi politiche diverse, nel senso che per noi il problema non è solo Berlusconi ma la partitocrazia che dura da sessant'anni e che la demolizione politica di Berlusconi, che se la merita tutta, rende innocenti tutti gli altri, in un clima da curva sud in cui l'unico collante è far fuori Berlusconi; dopo di che vanno tutti bene, vale per il terzo polo come per il Pd, da Alfano a Scajola fino a Tremonti, ma per fare cosa non si capisce.

Se Enrico Letta va a cenare con Angelino Alfano e lo propone premier è grande politica, se i Radicali in modo ufficiale incontrano in delegazione il Presidente del Consiglio subito si grida al venduti. Qui nessuno vende niente in un contesto che ci vede distanti da entrambi gli schieramenti'.

Da una nota di agenzia letta a radio Radicale.

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