Nascano in tutta Italia comitati Emma for President per Bonino Presidente del Consiglio

I problemi che solleviamo da trent’anni riguardano oggi gli indignados di tutto il mondo!
“Chiedo a Napolitano: è possibile che si continui, come è stato fatto in passato, ad espellere temi quali la gravità e la insostenibilità del debito pubblico (che noi denunciavamo fin dagli anni ’80), il “debito” ecologico, il problema della riforma delle pensioni? Sono tutte cose che riguardano oggettivamente gli indignados di tutto il mondo.
Abbiamo sollevato questi tutti questi problemi dall’inizio degli anni ’80, nel Parlamento, nelle istituzioni, non solo come forza politica. Mai è stato possibile in questi trent’anni avere un dibattito pubblico, far conoscere posizioni e proposte, mai un confronto.”
EMMA BONINO PER PALAZZO CHIGI
“Quindi dico chiaramente che quelli come Nichi Vendola, Pierluigi Bersani (i “buoni a nulla”) – dinanzi al fallimento del “capace davvero, ma davvero di tutto”, cioè Berlusconi – adesso urlano, cercano di convincere il paese che non c’è alternativa fra Berlusconi e loro. Dico che il problema non è il berlusconismo, ma la partitocrazia. Il berlusconismo è l’ultimo figlio della partitocrazia.
Solo una sfiducia parlamentare (e può darsi che venga presto, dopo i risultati di ieri) o le dimissioni volontarie di Berlusconi possono consentire al Presidente della Repubblica di assumere le sue funzioni costituzionali, per avviare consultazioni, stabilire nuove forme di governo, ecc.
Ma sia ben chiaro: l’ultimo tentativo della partitocrazia sarà quello di rendere il sistema ancora più oligarchico –con l’attuale legge elettorale ‘porcellum’ – riducendo gli eletti al Parlamento: perché in questo modo saranno “nominati” per collegi di 200.000 elettori, invece che di 80.000, come in Gran Bretagna! Dove, ricordiamolo, la Camera dei Comuni ha lo stesso numero di parlamentari della nostra Camera dei Deputati. Su questo tentativo oligarchico, per quel che ci riguarda, siamo contrarissimi.
A questo punto, per quel che ci riguarda, c’è un conto aperto del popolo italiano con la partitocrazia: da quando Emma Bonino aveva il 65%, i due terzi, degli italiani che la volevano Presidente della Repubblica – la campagnaEmma for President – e venne fatta fuori perfino dall’Europa, dove tirarono fuori, come uomo di stato a Bruxelles, Romano Prodi, al posto di Emma. Fu un accordo, ancora una volta, di Massimo D’Alema e Silvio Berlusconi, gemelli sostanziali fin da allora ma anche prima. Noi abbiamo tuttora Emma for President: quando si invoca una personalità che abbia prestigio internazionale, ecco, noi abbiamo questa candidata. Che ha prestigio internazionale e popolarità non populista, in Italia. Ribadisco: Emma Bonino”.
SUBITO COMITATI “EMMA FOR PRESIDENT” E UN INTERGRUPPO RADICALE AL PARLAMENTO
“Se si va a elezioni o a un governo elettorale, con quella follia prevista dalla attuale legge elettorale – contro la Costituzione, che affida al Presidente della Repubblica il potere di nominare il Presidente del Consiglio – vuol dire che probabilmente avremo Bersani come candidato del centro-sinistra, magari Formi… Firmigoni dall’altra parte e Emma Bonino! Sarà un bel confronto!
Noi comunque siamo decisi. Denunciando comunque una cosa sulla quale insisto: il tentativo oligarchico e strategico del dimezzamento dei parlamentari, sul quale sono d’accordo le due componenti della partitocrazia!
Proprio per questo ci auguriamo che un intergruppo Radicale al Parlamento riesca a formarsi numeroso, non semplicemente per la candidatura a Presidente di Emma Bonino, ma perché sia anche una forza parlamentare, e sono convinto che questo è possibile.
Mi auguro che comincino a nascere per l’Italia – come per la campagna “Emma for President” – i comitati “Emma for President”, questa volta Presidente del Consiglio. Il che può tradursi in un Governo elettorale, ma con la conferma poi che colui che lo guida sarà poi candidato automaticamente anche in occasione delle elezioni. Salve, certamente, le competenze del Presidente della Repubblica.”
Sintesi dell'intervento di Marco Pannella a Radio Radicale (video ») del 12 Ottobre 2011, a seguito dell'intervento, in mattinata, a RaiNews (video ») col direttore Mineo.
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