Rifiuti Regione Lazio: gravissima l’azione autoritaria del prefetto che prende decisioni autoritarie per l’incapacità della giunta a governare il territorio. La presidente Polverini aveva detto di voler mettere la faccia

Rifiuti

APPELLO AI CITTADINI DI RIANO DI NON REAGIRE CON VIOLENZA MA DI ATTUARE PIUTTOSTO LA DISOBBEDIENZA CIVILE E AZIONI NONVIOLENTE. 

Dichiarazione dei Consiglieri Regionali della Lista Bonino Pannella, Federalisti Europei, Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo: 

“Quanto accaduto in queste ore riguardo la decisione del Prefetto di Roma di individuare due aree per le discariche alternative a Malagrotta  dimostra, ancora una volta, di come la Giunta sia incapace a governare situazioni complesse e difficili nel territorio della Regione Lazio. La Presidente Renata Polverini aveva sempre sostenuto che su questa vicenda ‘ci avrebbe messo la faccia’ invece la decisione di individuare le aree alternative a Malagrotta è stato demandato d’imperio, e con metodo assolutamente autoritario, al Prefetto di Roma. 

Sin dalla campagna elettorale Emma Bonino aveva fatto alcune importanti proposte strategiche, indicando alcuni step, che si sarebbero dovuti attuare immediatamente all’insediamento della nuova Giunta. Tali proposte sono rimaste inascoltate e si è atteso oltre un anno e mezzo, ignorando le stesse indicazioni che l’Ue aveva dato alla Regione Lazio sui limiti intollerabili in cui si trova la discarica di Malagrotta. 

Non possiamo che esprimere tutta la nostra vicinanza e solidarietà alla popolazione di Riano e invitiamo i cittadini a non attuare forme di protesta violente, piuttosto a studiare insieme iniziative nonviolente anche con il metodo della disobbedienza civile, per avviare dialogo e ragionevolezza contro chi queste finora non ha utilizzato.  

Le nostre proposte sono volte a una grande riforma, in tempi urgentissimi e con risorse straordinarie,  del ciclo dei rifiuti per portare la raccolta differenziata a livelli europei e al tempo stesso dare ai cittadini premialità  sul modo in cui la raccolta viene fatta; occorre per questo un grande investimento impiantistico ma anche di conoscenza perché l’intera collettività possa essere coinvolta e responsabilizzata senza mettere la croce di volta in volta alle popolazioni  locali che non devono e non possono sopportare i rifiuti di tutta Roma”. 

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