Esercito, Pdm: nomina vertice non è "affare" segreto di "cosa nostra"

Esercito

"La polemica scoppiata sulla nomina del capo di stato maggiore dell’Esercito che vede contrapposti i sottosegretari alla Difesa, Crosetto e Cossiga, al Ministro La Russa non deve essere sottovalutata ed è un problema sul quale noi del Pdm avevamo chiesto chiarimenti con una interrogazione parlamentare (4-13120) firmata dal deputato radicale Maurizio Turco, già lo scorso 7 settembre. Volevamo e vogliamo sapere se le ragioni della scelta siano politiche o siano dettate da precise regole e quali.

Ovviamente la nostra azione è rimasta inosservata ai grandi media che oggi la ripropongono come segnale di una frattura interna al Pdl e allora ci domandiamo se quelli che all’opposizione come noi criticano la lottizzazione, per poi però imporre un candidato privo dei requisiti, abbiano sollevato concretamente il problema chiedendo allo stesso Ministro i dovuti chiarimenti sui motivi della sua scelta orientata verso il suo capo di gabinetto. Non vorremmo che domani al posto dell'attuale capo di stato maggiore fosse piazzato il “favorito” di La Russa o un altro “senza arte ne parte” perché privo dei necessari titoli, ripetendo l’errore già avvenuto in passato per il posto di capo di stato maggiore della Difesa.

Per questi motivi chiediamo ai membri del Consiglio dei ministri di porsi il problema dal punto di vista della correttezza e della trasparenza dell’azione, fattori questi che da troppo tempo mancano all’appello della legalità, e quindi di rendere pubblici tutti gli atti e i curricula dei candidati e soprattutto, come dovrebbe avvenire per tutti coloro che ricoprono posti di vertice nella pubbica amministrazione, sia reso pubblico lo stato patrimoniale e gli incarichi ricoperti che renderebbero imcompatibile la nomina al vertice dell’Esercito. Solo le mafie e le organizzazioni deviate cercano di gestire le nomine dei vertici dei settori dello Stato in modo oscuro e senza regole. Sappiamo che La Russa e i membri del Governo non appartengono a quelle categorie quindi siamo certi renderanno il procedimento di nomina del capo di stato maggiore dell'esercito trasparente ed accessibile a tutti".

Dichiarazione di Maurizio Turco, deputato radicale e cofondatore del Pdm, e di Luca Marco Comellini segretario del Pdm

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