Professioni sanitarie. Accolta la nostra richiesta di fermare la nascita di nuovi ordini e albi professionali

Ordini professionali sanità
Si destino i liberali e riformatori di maggioranza e opposizione, se ancora ce ne sono contro il silenzio tombale dei professionisti dell'anti-casta all'IdV
 
 
Seppure con uno stratagemma marginale l'aula del Senato ha sospeso il disegno di leggo per la creazione di cinque nuovi ordini professionali e ben 20 albi (che in automatico sarebbero diventati ordini in base al numero di iscritti) in campo sanitario.
L'assalto dei 25 e' stato per ora respinto coll'emergere di una frangia di dubbiosi che ha concordato colla nostra richiesta di fermare i lavori.
 
La professionalita' di infermieri, ostetriche, logopedisti, podologhi, igenisti dentali... non si determina in base all'esistenza di un ordine professionale, ma in base alla formazione continua e alla preparazione anche universitaria degli stessi. Gli ordini servono invece per tutelare gli iscritti, e troppo spesso, creare ulteriori privilegi, piuttosto che andare incontro alle esigenze dei i cittadini che si rivolgono a quei professionisti.
Quando l'iscrizione ad un ordine e' obbligatoria per l'esercizio della professione non si salvaguarda la serieta' dei professionisti, ma si blocca l'accesso al mercato del lavoro e nei fatti si impedisce il principio della libera concorrenza come denunciato anche dall'anti-trust.
Lobby e corporazioni, che nel nostro Paese continuano a non essere regolamentate, hanno sempre fatto sentire il loro peso sul legislatore, il cui compito dovrebbe essere invece quello di tutelare gli interessi della societa' in generale. Dall'Antitrust all'Unione europea i richiami alle liberalizzazioni sono sempre caduti nel vuoto.
 
Oggi possiamo dire che, complici il delicato momento economico e l'evidente schizofrenia di approvare contemporaneamente una manovra economica che inneggiava le liberalizzazioni e richiamava gli ordini professionali ad aprirsi, il nostro appello e' stato accolto nel silenzio tombale dei professionisti dell'anti-casta come l'Italia dei Valori
Dichiarazione dei senatori Radicali Donatella Poretti e Marco Perduca


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