Apprendo dalla segreteria del gruppo Psi alla Regione Basilicata, che il consigliere Rocco Vita ha depositato una mozione sull’emergenza carceri e a sostegno dell’iniziativa nonviolenta condotta da Marco Pannella e da oltre 15000 cittadini, tra cui 12000 detenuti. Proprio con il gruppo socialista, a dicembre 2010, ci siamo fatti promotori di un’iniziativa finalizzata all’istituzione in Basilicata della figura del Garante per i diritti dei detenuti, che ci auguriamo possa al più presto concretizzarsi.
Nel testo della mozione presentata dai compagni socialisti si impegna “la Giunta e il Consiglio Regionale perché si facciano promotori di iniziative presso il Governo Nazionale e il Parlamento affinché si apra un vero e definitivo dibattito per affrontare i problemi riguardanti la crisi della giustizia e l’emergenza igienica e sanitaria dovuta alla carenza strutturale ed al sovraffollamento degli Istituti di Pena”.
Nel ricordare che più di 300 tra parlamentari, giuristi, intellettuali, giornalisti, religiosi, operatori del sistema penitenziario, personalità dell’arte e della cultura hanno sottoscritto l’appello a sostegno dell’iniziativa nonviolenta del leader radicale, esprimo l’auspicio che sulla mozione presenta dal gruppo socialista possa realizzarsi la più ampia convergenza. Nelle scorse ore, in Basilicata, l’appello a sostegno dell’iniziativa nonviolenta di Marco Pannella è stato sottoscritto dal Governatore Vito De Filippo, da Don Marcello Cozzi e dal Consigliere regionale Alessandro Singetta. L’Associazione Radicali Lucani rivolge un appello ai sindaci dei 131 comuni lucani e ai Presidenti delle Province di Potenza e Matera affinché dalla Basilicata si moltiplichino le adesioni a sostegno di un’iniziativa che ha l’obiettivo di “far rientrare nella legalità lo Stato italiano”.
Dichiarazione di Maurizio Bolognetti, Direzione Nazionale Radicali Italiani
Il Testo della mozione
Potenza, 30/06/2011
Al Presidente del Consiglio Regionale
della Basilicata
SEDE
Mozione
Oggetto: Situazione igienico-sanitaria e di sovraffollamento in cui versano gli Istituti di Pena in Italia. Appello di Marco Pannella.
Premesso che:
- In Italia sono presenti 206 carceri e 44mila posti contro 68mila detenuti. La crescita è pari a circa 800 detenuti al mese in più, la previsione è che con un tale tasso di incremento nel 2012 si sfiorerà la quota di 100.000 detenuti;
- Ogni giorno avvengono almeno 20 tentativi di suicidio e dall'inizio dell’anno si sono uccisi 26 detenuti. Suicidi che forse nascondono la disperazione non solo per la libertà privata, ma soprattutto per le condizioni delle carceri. Quasi il 40% dei detenuti soggiornano inoltre nelle carceri in attesa di giudizio, senza dunque sapere se sono o meno colpevoli.
- Le condizioni igienico, sanitarie, strutturali e di sovraffollamento degli Istituti di Pena in Italia rappresenta un problema non più rinviabile;
- Uno Stato civile deve togliere la libertà a chi ha commesso un reato ed è stato giudicato colpevole, ma non può anche togliere la dignità e attentare alla salute di queste persone con situazioni igieniche che potrebbero compromettere la salute;
- Il Piano carceri varato dal Governo nel 2010 non ha prodotto alcun risultato positivo, difatti le carceri non solo restano sovraffollate ma spesso versano in condizioni strutturali tali da non garantire condizioni igieniche sanitarie umanamente accettabili;
Visto:
- L’appello di Marco Pannella, che tra l’altro sta facendo digiuno da due mesi, sottoscritto da diverse personalità della cultura e della politica, attraverso il quale richiama l'attenzionedelle istituzioni su due questioni: la necessità e l'urgenza di una amnistia quale primo passo per affrontare la crisidella giustiziae l'emergenza del sovraffollamento delle carceri;
Considerato che:
- A riguardo il Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano,inuna lettera con cui chiede a Marco Pannelladi sospendere lo sciopero della fame, richiama l’attenzione al problema del sovraffollamento nelle carceri di tutti i soggetti istituzionali responsabili, sollecitandoli ad adottare leindispensabili misure amministrative, organizzative e legislative. Nella lettera, inoltre, il Presidente Napolitano dichiara che «Non sono ammissibili sottovalutazioni e fatalismi di fronte a situazioni drammaticamente incompatibili con il rispetto della dignità delle persone e con la necessità di fornire un `servizio di giustizia´ efficiente, a garanzia dei diritti fondamentali dei cittadini».
Tutto ciò premesso,
SI IMPEGNA
la Giunta e il Consiglio Regionale perché si facciano promotori di iniziative presso il Governo Nazionale e il Parlamento affinché si apra un vero e definitivo dibattito per affrontare i problemi riguardanti la crisi della giustizia e l’emergenza igienica e sanitaria dovuta alla carenza strutturale ed al sovraffollamento degli Istituti di Pena.
Il Presidente
(Dott. Rocco Vita)
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