Don Marcello Cozzi e Cestrim Basilicata a sostegno dell'iniziativa nonviolenta di Marco Pannella

Marco Pannella sciopero sete 2011

Con gioia registriamo l'adesione di Don Marcello Cozzi all'iniziativa nonviolenta di Marco Pannella, che segue di poche ore l'adesione del Governatore Vito De Filippo. Don Marcello, che in passato ha organizzato in Basilicata dibattiti sulla Pena di morte ai quali ho avuto il piacere di partecipare, da sempre si batte per il rispetto del diritto e della legalità.

Maurizio Bolognetti

 

Il Messaggio di Don Marcello

Un Paese nel quale per richiamare l’attenzione delle Istituzioni “sulla necessità e l’urgenza di affrontare la crisi della giustizia e l’emergenza carceraria” è necessario che un uomo (prima ancora che un politico) non più giovanissimo avvii prima uno sciopero della fame e poi quello della sete, mettendo a repentaglio la propria vita, non è un Paese civile oltre ad essere un Paese in serio deficit di democrazia.

Due temi così importanti, quali la crisi della giustizia e l’emergenza del sovraffollamento delle carceri meriterebbero di essere posti senza ombra di dubbio al centro dell’agenda politica di un Parlamento che fino in fondo intende dimostrare fedeltà a quella Carta Costituzionale, che all’Art.2 “riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo”. Ed invece ciò non accade, a dimostrazione di un tramonto etico che in questo nostro Paese sta producendo un orizzonte culturale così piatto da farci ragionare e riflettere solo sui diritti di pochi, e dei soliti garantiti.

È necessario dunque che le massime Istituzioni della Repubblica aprano su questi temi un dibattito democratico perché si possa davvero arrivare ad una loro definitiva soluzione; ed è necessario che la stampa faccia la sua parte garantendo un’informazione che sia la più oggettiva possibile.

Per questo motivo a nome mio e del Ce.St.Ri.M. il nostro sostegno e la nostra adesione alla protesta di Marco Pannella per i diritti degli uomini e delle donne detenuti.

Don Marcello Cozzi, coordinatore Libera Basilicata

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