Referendum, Staderini: ora niente scherzi su voto all’estero. Nel 98 quorum fallì per voto all’estero

Referendum informazione

Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani Con la decisione della Consulta pare concludersi l’iter studiato dal Governo per demotivare il voto sul referendum nucleare, vero obiettivo perseguito in questi mesi con la leggina da azzeccagarbugli.

Ora niente scherzi, però, sul voto degli italiani all’estero. Non sarebbe la prima volta che si utilizza quella zona oscura che è il voto dall’estero per far mancare il quorum. È il caso del referendum del 18 aprile 1999 sull’abolizione della quota proporzionale del Mattarellum, quando a decidere l’esito non furono gli oltre 21 milioni di italiani che si recarono al voto (al 91,5% per il “Sì”), ma i 150.000 voti mancanti al raggiungimento del quorum.

Allora vennero computati 2.351.306 residenti all’estero, dei quali però solo 13.542 avevano ricevuto effettivamente il certificato elettorale. L’anno successivo ottenemmo in vista di un nuovo referendum la revisione degli elenchi elettorali, con il risultato di cancellare oltre 350.000 persone tra deceduti e irreperibili: se fosse stata effettuata l’anno precedente, il quorum sul referendum sarebbe stato raggiunto e avremmo avuto un sistema pienamente uninominale nella legge elettorale della Camera dei deputati.



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