Nucleare: Staderini, se Costituzione come faro referendum si terrà. Per l'Italia serve una nuova politica energetica

"Sono certo che, se l'Ufficio centrale della Corte di Cassazione avrà come faro la Costituzione, il referendum sul nucleare si terrà."
Così il Segretario di Radicali Italiani Mario Staderini in merito al pronunciamento previsto per domani rispetto al referendum abrogativo sul nucleare.
"La leggina azzeccagarbugli approvata dal Parlamento non tocca la questione alla base del referendum, ovvero lo stop al nucleare senza se e senza ma, con effetto di legge valido per 5 anni.
Di fronte a tale evidenza la questione si sposta esclusivamente sulla formula da far votare agli elettori, ruolo che e' proprio della Cassazione nella sua funzione di monofilachia.
L'incertezza indotta sul voto e la cortina fumogena alzata da Rai e Mediaset hanno di gia ampiamente disinnescato la forza del referendum nel compiacimento di molti.
Se ci fosse un vero dibattito sul nucleare, infatti, non si potrebbe evitare di parlare anche delle politiche energetiche italiane e delle oligarchie che le condizionano a loro esclusivo vantaggio.
Oggi che il nucleare non conviene economicamente e non risolve il fabbisogno energetico, il referendum e' un'occasione storica per imporre una nuova politica energetica basata sulla sicurezza, il risparmio, l'efficienza e le rinnovabili.
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