Rai: Beltrandi, su referendum serve subito una svolta

Rai, il silenzio dei referendum

Come avevo argomentato pochi giorni fa in Commissione di Vigilanza Rai, la Rai è già in violazione patente persino delle inadeguate regole approvate in Commissione, peraltro con enorme ritardo.

Gli spot di informazione sui quesiti sono partiti con estremo ritardo, si sono visti per giorni solo su Raitre, e non sono negli orari di migliore ascolto. Il calendario delle tribune, che con infinito ritardo partirebbero solo domani, assomiglia, per collocazione oraria, ed inadeguatezza del numero dei contenitori, ad una parodia della comunicazione politica così come prevista dalla legge sulla par condicio.
Inoltre latita l’informazione propriamente detta(con l’eccezione di una ormai lontana puntata di AnnoZero), malgrado il regolamento approvato dalla Commissione al comma 3 dell’art. 7 prevedesse un impegno straordinario anche degli approfondimenti in materia negli ultimi 30 giorni.
Con la nomina di Lorenza Lei ho sperato in una Rai che finalmente non partecipasse all’ennesimo boicottaggio di una consultazione elettorale e referendaria, ma finora purtroppo tali speranze sono state totalmente deluse, malgrado anche il costante ed apprezzabile impegno del Presidente della Vigilanza Rai, Sergio Zavoli. Ma forse ancora qualcosa potrebbe essere fatto, ma servirebbe una svolta immediata, di cui al momento non si vede traccia.
Dichiarazione di Marco Beltrandi, radicale, componente della Commissione di Vigilanza sulla Rai

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