Cappato: Lassini a Formigoni: dovremmo uscire entrambi dal Pdl, e fare un partito con anche la Moratti

Lista Bonino Pannella
Dichiarazione di Marco Cappato, Capolista della Lista Bonino-Pannella
 
Ecco in esclusiva il messaggio che Lassini avrebbe voluto o dovuto inviare a Formigoni:
 
Gentile Presidente della Regione Lombardia, è vero, ho imbrattato illegalmente (come anche il Sindaco Moratti e il Presidente del Consiglio Berlusconi) i muri di Milano con manifesti per molti stupidi e offensivi, e forse anche violenti. L'ho fatto come risultato di drammatiche vicende personali. Se è un reato, lo deciderà la magistratura. Proprio come Lei, Presidente, ha avuto modo di affermare riguardo alla truffa elettorale in Lombardia, "finora ha parlato l'accusa, poi parlerà la difesa, e un giudice terzo deciderà".
 
Lei però, presidente, ha affermato che io non potrò sedere sui banchi del Pdl. Una domanda sorge spontanea: come mai per la sua vicenda riguardante 1.000 firme false apposte sotto le sue liste Lei chiede che si aspetti un pronunciamento della giustizia, mentre nel mio caso lei mi ha già di fatto espulso dal PdL? Le faccio anche notare che mentre io mi sono assunto le responsabilità delle mie gesta, invece Lei, Presidente, ha dapprima dato la colpa alla Lista Bonino-Pannella,e non si è nemmeno scusato, come La si invitava a fare dalle colonne del Corriere della sera, né con gli elettori lombardi né con i 1.000 defraudati della propria identità. Faccio infine presente che mentre nel mio caso il mio ipotetico reato potrebbe rientrare nel novero della libertà di espressione (per quanto odiosa possa essere), invece nel caso del reato commesso nella presentazione delle Sue liste si configura, oltre al reato di falso, quello di attentato ai diritti politici dei cittadini, reato di gravità molto superiore.
 
Insomma, se dobbiamo rinunciare a far parte del Pdl, caro Presidente, facciamolo insieme, magari fondando un partito nel quale inviteremo la responsabile delle affissioni abusive a Milano, Letizia Moratti.

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