Dichiarazione di Marco Beltrandi, radicale, componente della Commissione di Vigilanza sulla Rai:
“A leggere il testo del regolamento approvato ieri dalla Commissione di Vigilanza sulla Rai c’è veramente da chiedersi come abbiano fatto i referendari a votare a favore, a differenza mia che ho votato contro.
Infatti, all’art. 4 comma 1, c’è una norma che è platealmente illegittima, a seguito della presunta approvazione di un emendamento del PDL che – come ho detto durante la seduta – avrebbe dovuto essere dichiarato inammissibile dalla Presidenza (cosa che purtroppo non è avvenuta) in quanto è in palese contrasto con l’art. 9, commi 1, e 2, che dispongono che dalla data di convocazione della consultazione la Rai debba trasmettere spot che illustrino i quesiti e le modalità di voto. Invece il testo oggi pubblicato sul sito della Commissione prevede che l’obbligo scatti solo dal 16 maggio (?).
Quindi, oltre al danno derivante dal fatto che per un mese la Rai non ha trasmesso questi spot, ora si aggiunge la beffa di un regolamento che in contrasto con la legge fa scattare l’obbligo soltanto fra undici giorni. Oltre al danno per il quale lo stesso relatore del provvedimento, il Senatore dell’IDV Pardi, ha lui stesso fatto approvare emendamenti che differiscono di ulteriori 5 giorni l’inizio delle tribune, rispetto al termine già ampio di dieci giorni previsti dal testo base.
Oltretutto mi riservo di ascoltare la registrazione di Radio Radicale della seduta di ieri, trasmessa in diretta, in quanto il mio ricordo – e so di non essere il solo – è che per quell’emendamento prima del voto fosse stata accettata una riformulazione che modificava la parte illegittima.”
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