Ringrazio il Presidente della Commissione Sergio Zavoli, e i Presidenti della Camera e del Senato per il modo assolutamente tempestivo con cui sono intervenuti per sbloccare una situazione che stava giorno per giorno compromettendo i diritti civili e politici dei cittadini chiamati al voto, il 12 e il 13 giugno prossimo, anche rispondendo ad una nostra (di radicali)
iniziativa politica nonviolenta.
Ho votato – solo nella Commissione – contro il regolamento approvato solo con riferimento al merito del testo che, rispetto alla campagna per i referendum della procreazione assistita, ha inspiegabilmente ristretto troppo il novero dei soggetti ammessi alla campagna referendaria, proprio mentre – per contro – si issano elevate soglie di sbarramento per accedere alle cariche pubbliche che danno diritto a partecipare alla prima fase della campagna stessa.
Corrisponde ad un preciso diritto della attuale maggioranza chiedere ed ottenere che l’atto di indirizzo sul pluralismo in periodo non elettorale presentato dal Sen. Butti venga messo in votazione in ognuna delle prossime sedute della Commissione fino ad esaurimento dello stesso, con convocazioni serrate. Ma non è diritto della maggioranza, né del Presidente della Commissione, fissare un termine massimo entro il quale il testo debba essere approvato definitivamente: rivendico il mio diritto di componente della commissione di discutere gli emendamenti presentati che non intendo minimamente ritirare, in particolare dopo che un atto obbligato, quale il regolamento dei referendum, è stato fatto passare dalla maggioranza attuale come una concessione. Lavorerò per migliorare il testo, come sempre ho fatto.”
Dichiarazione di Marco Beltrandi, radicale, componente della Commissione di Vigilanza sulla Rai
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