Cappato: sui 5 referendum per l'ambiente, il sindaco Moratti garantisca l'informazione istituzionale. tutto il resto è propaganda elettorale

Cappato per Milano

Marco Cappato, segretario del Comitato referendario Milanosìmuove, risponde alle dichiarazioni odierne del Sindaco Moratti sulla vicenda referendum. e lo fa inviandole una lettera aperta (in allegato il testo completo).

Nella missiva Cappato sottolinea come "Nell'incontro che, come Comitato promotore referendum, abbiamo avuto con Lei qualche settimana fa, siamo stati noi a proporLe che il Comune realizzasse una pubblicazione da recapitare a tutti gli elettori milanesi nell'immediata prossimità del voto per informarli sui contenuti dei referendum. Il modello che Le abbiamo proposto è quello dei referendum in Svizzera, dove un opuscolo contenente le ragioni del sì e quelle del no viene inviato ai cittadini." A fronte di questo la Moratti ha dichiarato alla stampa (cfr. articolo de Il Giorno di oggi) che invierà "una lettera a tutti i milanesi sottolineando che i referendum nazionali e quelli cittadini si svolgeranno negli stessi giorni, il 12 e 13 giugno. Il motivo? Auspico che tutti i milanesi esprimano il proprio voto per i referendum. Nella lettera ho sottolineato che la decisione di accorpare i referendum rappresenta un risparmio di soldi pubblici".
Una cosa che, ribadisce Cappato, "rappresenta qualcosa di completamente diverso dalla nostra richiesta: una Sua lettera ai milanesi rappresenterebbe né più né meno che una iniziativa autopromozionale del Sindaco uscente. Se poi la Sua lettera fosse recapitata prima delle elezioni del 15-16 maggio o del secondo turno di ballottaggio, la lettera rientrerebbe pienamente nel materiale di propaganda elettorale, cosa di per sé più che legittima se realizzata e finanziata a Sue spese e nel rispetto della normativa vigente."
Anche per questo Cappato conclude la sua lettera con l'augurio di potere " al più presto affrontare direttamente con Lei la questione, coinvolgendo tutti i rappresentanti del Comitato referendario e non solo quelli in qualche modo collegati alla Sua parte politica.
(Segue lettera)
Gentile Sindaco Moratti,
apprendo dai quotidiani (articolo di oggi de "Il Giorno") che Lei avrebbe già preparato una lettera per informare i cittadini milanesi sulla consultazione referendaria del 12-13 giugno, in particolare sui 5 quesiti per la qualità della vita e dell'ambiente a Milano.
Questa la Sua dichiarazione riportata nell'articolo: "invierò una lettera a tutti i milanesi sottolineando che i referendum nazionali e quelli cittadini si svolgeranno negli stessi giorni, il 12 e 13 giugno. Il motivo? Auspico che tutti i milanesi esprimano il proprio voto per i referendum. Nella lettera ho sottolineato che la decisione di accorpare i referendum rappresenta un risparmio di soldi pubblici".
Nell'incontro che, come Comitato promotore referendum, abbiamo avuto con Lei qualche settimana fa, siamo stati noi a proporLe che il Comune realizzasse una pubblicazione da recapitare a tutti gli elettori milanesi nell'immediata prossimità del voto per informarli sui contenuti dei referendum. Il modello che Le abbiamo proposto è quello dei referendum in Svizzera, dove un opuscolo contenente le ragioni del sì e quelle del no viene inviato ai cittadini. 
Se la dichiarazione riportata dall'articolo corrisponde a verità, quello che Lei ha in animo di fare rappresenta qualcosa di completamente diverso dalla nostra richiesta: una Sua lettera ai milanesi rappresenterebbe né più né meno che una iniziativa autopromozionale del Sindaco uscente. Se poi la Sua lettera fosse recapitata prima delle elezioni del 15-16 maggio o del secondo turno di ballottaggio, la lettera rientrerebbe pienamente nel materiale di propaganda elettorale, cosa di per sé più che legittima se realizzata e finanziata a Sue spese e nel rispetto della normativa vigente. 
Tale lettera non avrebbe dunque nulla a che vedere con la richiesta che le abbiamo sottoposto come Comitato referendario, e che voglio ribadire: l'invio di una brochure informativa rigorosamente neutra e priva di indicazioni politiche o di rivendicazione di meriti effettivi o supposti, da recapitare subito dopo il secondo turno di ballottaggio.
Mi auguro dunque che sarà possibile al più presto affrontare direttamente con Lei la questione, coinvolgendo tutti i rappresentanti del Comitato referendario e non solo quelli in qualche modo collegati alla Sua parte politica.
Cordialmente,
Marco Cappato
Segretario di Milanosìmuove

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