Dichiarazione di Marco Beltrandi, radicale, componente della Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai
Situazione di gravità forse senza precedenti oggi in Commissione di Vigilanza Rai, con la seduta che avrebbe dovuto approvare – con grande ritardo – il regolamento della campagna referendaria Rai neppure inspiegabilmente aperta , e con il rinvio alla prossima seduta del 3 maggio deciso in ufficio di Presidenza. Quando ormai sarà passato addirittura un mese dal termine previsto tassativamente dalla legge 28/2000 per l’approvazione del regolamento da parte della Commissione.
La responsabilità di tutto questo è della attuale maggioranza parlamentare che continua nella pretesa di subordinare l’approvazione di un atto obbligato per legge alla votazione di un altro atto, quello di indirizzo sul pluralismo in periodo non elettorale del collega sen. Butti che continua ad avere contenuti non condivisibili, che non è previsto come obbligo di legge, e che produrrebbe i suoi effetti solo a giugno inoltrato.
In tale situazione non si può da un lato richiamare la Rai ad adempiere con urgenza alla legge 28/2000, anche in assenza di regolamento, visto che molte sue parti sono direttamente applicabili, anche con riferimento ai precedenti regolamenti in materia, e dall’altro lato sollecitare il Presidente della Commissione, Sergio Zavoli, e l’Ufficio di Presidenza della stessa, a prendere in considerazione ogni ipotesi per intervenire prima del 3 maggio, non esclusa quella di convocare al più presto una seduta ad oltranza fino all’approvazione del regolamento.”
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