Milano, Beltrandi: Formigoni ha falsificato le firme per trarre vantaggio economico e politico grazie al sistema affaristico di Comunione e Liberazione e della Compagnia delle Opere

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Dichiarazione di Marco Beltrandi, parlamentare Radicale:  

Dopo che il procuratore aggiunto di Milano, ha riscontrato nei giorni scorsi l’esistenza di 770 firme contraffatte per la presentazione del c.d. listino bloccato «Per la Lombardia» di Roberto Formigoni e della lista «Berlusconi per Formigoni» durante la campagna elettorale regionale dello scorso anno, ho presentato un’interrogazione urgente a Maroni, per meglio chiarire i contorni nebulosi della faccenda.
L’inchiesta è iniziata a seguito di un esposto presentato dai Radicali. Marco Cappato, già deputato europeo della Lista Bonino, coordinatore delle iniziative elettorali e referendarie dell’area radicale, che accusa: «Al di là delle responsabilità giudiziarie non c’è alcun dubbio su chi sia l’unico vero responsabile politico della truffa: Roberto Formigoni».
Ferma restando la presunzione di innocenza e il rispetto dell’azione della magistratura ci si dovrebbe chiedere come mai è accaduto, a chi è convenuto. Certamente a Formigoni che spiega sul suo sito che il reato compiuto sarebbe comunque irrilevante in quanto: «Sono presidente per volontà popolare. Non c’è nessun rischio sulla validità delle elezioni regionali del 2010», poi senza entrare nel merito delle accuse spiega: «La mia elezione e quella dei miei collaboratori è certa, sicura e non revocabile. Se sono presidente di Regione, lo sono infatti perché 2,6 milioni di lombardi mi hanno confermato presidente della Regione e perché il candidato che veniva dopo di me ha preso più o meno la metà dei miei voti: la validità della mia elezione è dovuta al popolo sovrano che ha scelto Formigoni preferendolo a qualunque altra soluzione». All’invito di dimettersi Formigoni risponde: «Non sta né in cielo né in terra»;
Grazie a Valerio Federico, dirigente radicale e candidato nella lista Bonino Pannella a Milano. abbiamo capito perché Formigoni ha anche il cielo dalla sua. E, come Formigoni, rimandiamo al sito di radioradicale.it ove c’è un dossier dal titolo “La Peste milanese: Moratti sindaco subalterno a Formigoni e al suo blocco di potere politico, clericale, economico e finanziario”.
Nel dossier troverete informazioni su di un movimento ecclesiale integralista ha in mano una regione, la Lombardia e il suo capoluogo, Milano. Il sistema di potere CL - Compagnia delle Opere - Formigoni è sempre più “modello nazionale”. Un modello collaudato di capitalismo inquinato che si regge su numerosi conflitti di interesse e sulla “sussidiarietà dei favori” impedendo la separazione tra politica ed economia.
A Milano Formigoni è impegnato a mantenere e, se possibile, a rafforzare il primato del suo sistema di affari nei confronti delle altre componenti lottizzatorie. Letizia Moratti ha accettato, nel corso del suo mandato, l’appalto all’universo ciellino – CdO - formigoniano del controllo degli ambiti politico/affaristici più rilevanti: l’Energia e l’universo dell’Urbanistica milanese.
La Lista Bonino Pannella si candida a scardinare questo sistema chiuso di interessi intrecciati con proposte concrete volte a contrastare il cumulo delle cariche, pubbliche e private, e dei compensi. Come la prenderà Formigoni?

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