Appresa la notizia che le liste di PDL e Lega nelle Circoscrizioni di Torino rischiano di saltare per la mancanza della dichiarazione “antimafia” da parte di tutti i candidati, Silvio Viale (presidente di Radicali Italiani, candidato indipendente nella lista PD) ha dichiarato:
“Sono andato a rivedermi le “Istruzioni per la presentazione e l’ammissione delle candidature” sul sito del Ministero dell’Interno (che mi risulta essere sempre tuttora guidato dal leghista Roberto Maroni). A pag. 170 è riportata in estratto una sentenza del Consiglio di Stato (Quinta Sezione, Decisione 17 maggio 1996, n. 574) con la seguente massima: “La mancanza della dichiarazione antimafia comporta l’immediato, e non sanabile, depennamento del candidato della lista”. La proroga concessa dagli Commissione Elettorale ai presentatori delle liste per integrare la documentazione è, pertanto, inammissibile. Bene ha fatto il PD a presentare ricorso contro tale proroga e invito tutte le altre liste che hanno presentato regolare dichiarazione antimafia a seguire l’esempio del PD. Voglio, però, fare osservare come questo pasticcio sia l’ennesima prova della inadeguatezza di PDL e della Lega torinese. Una cosa è sbraitare dentro e fuori l’aula del Consiglio Comunale, un’altra è proporsi seriamente per il governo della Città. I torinesi sono avvertiti.”
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