Domani raccolta firme sulla legge quadro per la ricostruzione.
Dalle audizioni in corso in Commissione Ambiente sulle proposte di legge per la ricostruzione dell’Aquila sta emergendo un quadro sconcertante.
Oggi Pierluigi De Amicis, presidente dell’ordine degli ingegneri di Abruzzo, ha reso noto che il sistema delle ordinanze d’emergenza consente deroghe alla vigente normativa antisismica. In pratica, con le ordinanze n 3790 del 9 luglio 2009 e n 3881 dell’11 giugno 2010, la Presidenza del Consiglio ha consentito alle imprese di abbassare il livello di sicurezza antisismica sino al 60% di quanto ordinariamente previsto.
Una follia, che si aggiunge al drammatico scenario delineato ieri dal sindaco Cialente, per il quale in quello che dovrebbe essere il più grande cantiere d’Europa sono tanti gli operai in cassa integrazione nonostante una disponibilità di 4 miliardi di euro di competenza e 2 miliardi di cassa.
È quanto mai urgente passare dalla gestione emergenziale e criminogena ad un governo democratico della ricostruzione.
Per questo domani, in occasione della festa per l’unità d’Italia, i militanti Radicali raccoglieranno a Napoli, Torino, Milano, Roma, Palermo e Catania le firme sulla legge di iniziativa popolare perché la ricostruzione dell’Aquila torni ad essere una questione nazionale.
Dichiarazione di Mario Staderini , Segretario di Radicali Italiani, e Elisabetta Zamparutti, deputata Radicale
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