Lo spot "antidroga" del governo è la saga dei luoghi comuni contro le donne. Quanto ci costa la propaganda proibizionista?

Lo spot video sedicente "antidroga" con cui il Governo sta invadendo le emittenti nazionali e locali ed i circuiti multisala è perfettamente inutile, anzi dannoso: ripropone ancora una volta il vieto luogo comune della donna "strega o madonna" ed è di una banalità e piattume tali che potevano essere forse propinati ai giovani del 1961, non certo ai giovani del terzo millennio. Per fortuna questa sedicente "campagna informativa istituzionale 2011" terminerà il 22 marzo; è iniziata il 1° marzo. In venti giorni il duo Giovanardi/Serpelloni hanno sbrigato la pratica.
Resteranno, invece, in funzione ben 12 siti web istituzionali, ad unico vantaggio della tecnocrazia proibizionista, che deve pure far finta di fare qualcosa per giustificare ruolo e finanziamenti; se tutto questo sfoggio di siti, vada poi a vantaggio di chi ha problemi di dipendenza (innanzitutto da alcool, di cui né lo spot video né lo spot audio trattano) ce lo dirà, magari, uno studio o un gruppo di lavoro creato ad hoc l'anno prossimo dal duo Giovanardi/Serpelloni, tanto per far girare la ruota. Ci dicano almeno quanto tutto ciò costa ai cittadini".
Vai ai documenti della campagna antidroga del Governo »
Dichiarazione di Mario Staderini (segretario di Radicali Italiani) e di Giulio Manfredi (vice-presidente Comitato nazionale Radicali Italiani)
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