Prendo atto del cambio di rotta del Presidente abusivo della Lombardia: prima ci riteneva cosi importanti da aver ordito un complotto ai suoi danni, oggi che è noto che
le firme false sono le sue ci esorcizza con l'irrilevanza. E’ la caratteristica comune di tutti i potenti prepotenti, che hanno come unico parametro il potere. Siamo fieri di non condividerne con lui alcuna fetta e fieri che non ci conosca. Quelli che lui conosce bene hanno altri nomi: il faccendiere Lombardi, il Prefetto di Milano Lombardi (omonimo), il Presidente di sezione al TAR Leo, Il Presidente di Corte d'appello Marra, la giudice di tribunale civile Vanoni, la Presidente del Tribunale Pomodoro, e poi editori, giornalisti, conduttori televisivi e molti altri. Noi con i cittadini che manifestavano fuori alla Regione, lui amico riconoscente di Saddam e interlocutore d'affari Oil for food negli stessi anni in cui i Radicali erano invece al fianco dei compagni curdi che venivano sterminati dal dittatore iracheno.
Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani
Da una nota di agenzia letta da RadioRadicale, la risposta di Formigoni:
Milano, 1 Marzo
"Ma chi sono i radicali?". Con questa domanda il presidentedella Regione Lombardia, Roberto Formigoni, replica alle proteste di Marco Cappato ed alcuniesponenti radicali di questa mattina. Cappato, interrompendo la seduta di Consiglio, avevachiesto le dimissioni di Formigoni e l'istituzione di una commissione d'inchiesta interna inmerito alle ultime elezioni regionali in Lombardia.
"Non mi sembra che i radicali siano presenti in consiglio regionale - osserva Formigoni - sono dei privati cittadini che da mesi stanno berciando alla luna, hanno presentato dei ricorsi intribunale per quattro volte e per quattro volte sono stati bocciati. E' qualcosa che non sussiste".
© 2011 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
SEGUICI
SU
FACEBOOK
Nota sui commenti: i commenti lasciati dagli utenti del sito non vengono ne' censurati ne' verificati in base al contenuto. I commenti con link non vengono pubblicati. Per i commenti si utilizza la piattaforma Diqsus che memorizza sui suoi server tutti i dati degli utenti, compreso l'indirizzo IP in caso di eventuali segnalazioni per abusi o violazioni di legge. Tutti possono lasciare commenti, quindi non c'e' alcuna verifica sull'appartenenza degli utenti al partito o al movimento Radicale.