Unità d'Italia, Pagano (Radicali/ERA): "Il 17 marzo un minuto di silenzio"

17 marzo - Festa nazionale

"Il 17 marzo, giorno dei 150 anni dell'Unità d'Italia, noi osserveremo un minuto di silenzio e invitiamo tutti gli italiani a fare altrettanto". Lo dichiara Giorgio Pagano, Segretario dell'Associazione Radicale Esperanto.

"E' ben comprensibile che il ministro Gelmini desideri tenere le scuole aperte quel giorno, a conferma del suo lavoro ben svolto di distruzione sistematica della lingua italiana tramite il potenziamento dell'inglese fuori controllo, accompagnato sapientemente dai tagli di oltre il 50% sugli organismi di tutela della lingua italiana praticati dal suo governo. Ha ragione lei: perché festeggiare lo sventramento a cui abbiamo assistito in questi 150 anni, proprio ora che è rimasta solo la facciata della nazione a coprire (male) i resti di quello che il Risorgimento ci aveva dato con sangue e fatica?", prosegue Pagano.
 
"Trovo che il minuto di silenzio sia indispensabile: l'Italia è passata da un regime all'altro, da quello mussoliniano a quello partitocratico, il primo culminato con la guerra civile, il secondo coi capaci di tutto al governo e i buoni a nulla alla finta opposizione, entrambi uniti nell'indisturbata opera d'erosione del cemento che tiene in piedi l'edificio sventrato della nazione e delle istituzioni, la lingua italiana. Se il ministro poi dovesse spuntarla e tenere davvero aperte le scuole, è bene allora che i presidi prendano in considerazione l'idea di far osservare e condividere il minuto di silenzio in classe insieme agli studenti", conclude Pagano.
Dichiarazione di Giorgio Pagano – Radicali/ERA
 
 

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