Italiano, Beltrandi: il Governo non ha tra le sue priorità la tutela dell’insegnamento della nostra lingua

Franco Frattini

"Se il Ministro degli Esteri non è troppo impegnato con il dossieraggio contro il Presidente della Camera, può dirci quale politica stia attuando per impedire che un vasto mercato per i docenti italiani si chiuda entro breve termine?" Lo dichiara il deputato Marco Beltrandi, radicale del gruppo PD, annunciando un'interrogazione parlamentare al Ministro degli Esteri, Franco Frattini.

"Chiediamo al Ministro di spiegare cosa intenda fare per contrastare la debacle della lingua italiana in Svizzera dove, dopo la decisione del Canton San Gallo di rinunciare all'insegnamento liceale dell'italiano come materia di maturità, si teme un effetto domino in tutta la nazione, a causa dei segnali che provengono dai confinanti Turgovia e Grigioni e da numerose province.
E' bene ricordare al governo, che ha celebrato la ricorrenza dei 150 anni dell'Unità d'Italia tagliando più del 50% i fondi destinati agli organismi di tutela della lingua italiana, che il Decreto Gelmini, entrato in vigore ieri, apre già un immenso mercato ai madrelingua inglesi a scapito di quelli italiani nelle nostre scuole, e non possiamo permettere che un mercato come quello della Svizzera, contemporaneamente, si chiuda", prosegue Beltrandi.
"Il Decreto rende infatti obbligatorio il raggiungimento del livello B2 d'inglese per l'abilitazione all'insegnamento di qualunque materia: unito al Clil, che prevede invece la docenza di discipline non linguistiche in inglese, creerà posti di lavoro per i madrelingua anglofoni, che andranno a pesare sui precari italiani, i quali dovranno per giunta pagarsi di tasca loro costosi corsi privati, visto che per loro non è prevista alcuna formazione. Abbiamo capito che la lingua italiana non è fra le priorità di questo governo, a differenza di quella inglese; ora purtroppo si iniziano a vedere i risultati anche nei Paesi italofoni, a causa degli scarsi investimenti nella tutela dell'italiano, di norme a vantaggio della lingua inglese e, più in generale, di una politica in tutt'altre faccende affaccendata", conclude Beltrandi.
Dichiarazione di Marco Beltrandi, deputato radicale
 
 

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