Brevetti Ue, il sì della Commissione graverà sulle PMI

"Calcolando che circa il 25% dei brevetti europei è in tedesco o in francese, le aziende italiane dovrebbero farsi tradurre dai 50 ai 75 brevetti annui: il costo medio per traduzione ruota intorno ai 1200 euro, dunque la spesa per una PMI italiana sarà tra i 50 e i 90 mila euro. Merito, questo, del mancato rispetto del Trattato di Lisbona, che il regime trilinguista infrange in piena regola sotto silenzio collaborazionista, e dei nostri governanti, che hanno proposto come unica alternativa il monolinguismo inglese, lavandosi anche loro le mani delle Pmi italiane e sottoponendole in partenza a concorrenza e vessazione sleali".
"Il problema è proprio che si ragiona come se l'inglese fosse la nostra lingua madre, trascurando i costi di traduzione e interpratariato, ma anche quelli per l'istruzione: l'imposizione dell'inglese ci costa circa 60 miliardi di euro l'anno, cifra destinata ad aumentare con la nuova riforma della scuola, che noi subiamo senza mai prendere in considerazione il fatto che i soldi spesi da noi sono risparmiati dai Paesi in cui l'inglese è lingua nazionale. Con questa linea politica dello "speak english" a tutti i costi, i nostri rappresentanti sono destinati a perdere ogni battaglia interna all'Ue, a scapito delle PMI e dei contribuenti: chiediamo perciò al governo italiano di prendere in considerazione la nostra richiesta di farsi promotore dell'unica soluzione bipartisan, quella come lingua comunitaria europea. In tal caso, pagherebbero tutti allo stesso modo e nel contempo sarebbero privilegiati", conclude Pagano.
Dichiarazione di Giorgio Pagano - Radicali/ERA
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