Articolo pubblicato il 20/12/2010 nella sezione Associazioni
I Radicali chiedono che la legge venga rispettata anche dai manager delle società partecipate ed invitano i cittadini residenti ad un’azione diretta di accesso agli atti.
Il Presidente del Consiglio Comunale di Ancona, Andrea Filippini (IDV), ha evidenziato l’illegalità in cui versa buona parte del Consiglio stesso, inadempiente ai dettami della legge n. 411 del 5/7/1982 relativa alla pubblicizzazione della situazione economico patrimoniale di eletti e nominati.
Premesso che le vere finalità di questa legge non sono legate ad una conoscenza morbosa dei redditi dei politici e dei manager della pubblica amministrazione, bensì vanno nella direzione di una risoluzione delle potenziali situazioni di conflitto di interessi mediante l’implementazione di un meccanismo virtuoso e trasparente finalizzato a rendere conoscibili e manifeste ai cittadini elettori le potenziali situazioni di conflitto che potrebbero e, si sottolinea, potrebbero indurre un amministratore a tenere un comportamento non imparziale nella gestione della cosa pubblica.
I Radicali marchigiani sono colpiti e sconcertati dal clamore che il Presidente Filippini ha scelto di sollevare nel pubblicare i nominativi di 11 consiglieri comunali rei di non aver consegnato la dichiarazione dei redditi, dimenticandosi che per legge questo obbligo si estende anche ai manager delle società partecipate e/o controllate dal Comune di Ancona e, fatto ancora più importante, tralasciando di richiedere quelli che sono i dati veramente indicativi di un potenziale conflitto di interesse.
Ritengo pertanto che questa azione evidenzi un certo modo di fare politica molto orientato al sondaggismo ed alla demagogia e molto poco ai fatti.
Mi interrogo perché nessuno, tantomeno il presidente Filippini (che ha addirittura presentato in consiglio comunale una proposta di delibera di anagrafe pubblica degli eletti edulcorata rispetto al modello proposto dai radicali e, nei contenuti, addirittura meno impegnativa della vigente normativa in materia di trasparenza) si adoperi affinché, di ogni politico e di ogni manager delle società partecipate e controllate dal Comune di Ancona, siano rese note le informazioni relative alle azioni di società, alle quote di partecipazione a società, nonché all’esercizio di funzioni di amministratore, presidente, consigliere o sindaco di società, come previsto dalla normativa vigente (L. 441/1982), recepita dall’art. 21 dello Statuto Comunale.
Mi interrogo perché nessuno si preoccupi di introdurre un meccanismo sanzionatorio in caso di inadempienza dell’eletto e del nominato, invece di redigere liste nere dalla totale inefficacia politica ed amministrativa. Con una battuta potrei dire che non mi sembra che questo meccanismo valga anche per i comuni cittadini; i quali, ad esempio, in caso di violazione del codice della strada pagano una sanzione e non finiscono semplicemente in un’innocua lista nera degli automobilisti indisciplinati.
Mi interrogo, infine, perché nessuno si chieda quanti coniugi degli eletti e dei nominati abbiano consegnato analoga documentazione in merito allo stato economico patrimoniale. Ovviamente nel caso dei coniugi la dichiarazione è facoltativa, ma ciò non vuol dire che sia “sconveniente” presentarla.
Quindi, al fine di fare chiarezza e di restituire ai cittadini il diritto di essere informati, per poter esercitare consapevolmente e pienamente il diritto costituzionale di voto, invitiamo tutti gli elettori residenti nel Comune di Ancona a prendere visione delle situazione economico-patrimoniale di politici e manager del Comune, effettuando una richiesta gratuita di accesso agli atti.
A tal proposito sul nostro sito (www.radicalimarche.it/trasparenza/) è scaricabile un modulo precompilato da sottoscrivere e consegnare (insieme alla fotocopia di un documento di identità) al Comune di Ancona, che è per legge obbligato a rispondere a tutti i cittadini richiedenti entro 30 giorni, salvo incorrere in ricorsi amministrativi.
Francesco Ciclosi(Tesoriere dell’Associazione Radicali Marche)
Fonte: http://beta.radicalimarche.org/2010/12/20/comune-di-ancona-poca-trasparenza-tanta-demagogia/