COMITATO NAZIONALE DI RADICALI ITALIANI: LA MOZIONE

COMITATO NAZIONALE DI RADICALI ITALIANI:
LA MOZIONE GENERALE APPROVATA

Il Comitato nazionale di Radicali Italiani, riunito a L’Aquila-Ovindoli il 2, 3 e 4 luglio 2010, udite le relazioni del Segretario e del Tesoriere, le approva.
Il Comitato ribadisce l’attualit delle ragioni alla base della scelta di svolgere i suoi lavori all’Aquila. La cancellazione da parte delle principali testate giornalistiche, di carta stampata e radiotelevisiva, delle loro lotte e rivendicazioni conferma che la principale arma utilizzata dal Regime italiano per conservare gli attuali assetti di potere la censura delle voci realmente alternative e dissenzienti. Quanto avvenuto in Abruzzo -dal dissesto idrogeologico alla mancata prevenzione, dall'edilizia fuori norma ai controlli mancati e l’elusione delle procedure- rappresenta una tragica conseguenza della sessantennale distruzione nel nostro Paese della democrazia e dello Stato di diritto. il monito sulla “peste italiana” che i radicali hanno denunciato alle elezioni europee del 2009 indossando la stella gialla e che, nel solco tracciato dal Consiglio Generale del Partito Radicale nonviolento del maggio scorso, impegna Radicali Italiani all’attivazione delle giurisdizioni nazionali, comunitarie e internazionali per l’affermazione ed il rispetto in Italia dei diritti umani, civili e politici fondamentali.
Il Comitato saluta l’impegno della comunit aquilana e la sua capacit di organizzarsi e proporre alternative come un primo segnale di quella rivolta nonviolenta, legalitaria, democratica che costituisce l'unica reale possibilit di alternativa al regime partitocratico, che usurpa le istituzioni e occupa i nostri territori. Auspica che gli Aquilani possano ottenere l’istituzione della “zona franca” ed il ripensamento delle misure governative in materia di sospensione del pagamento delle imposte. Nel rilevare che gli interventi del piano C.a.s.e hanno violentemente alterato il rapporto tra territorio e nuclei urbani storici, impegna gli organi del movimento a coinvolgere i soggetti pi qualificati in materia urbanistica e di pianificazione territoriale per predisporre strumenti normativi ordinari volti alla conservazione ed al restauro, facendo tesoro del patrimonio di conoscenza e di buone pratiche elaborate nella lunga storia italiana delle ricostruzioni ed ai criteri del minor consumo del suolo nonch della pubblicit tramite internet di tutte le informazioni, ivi compresa la rendicontazione di spese e finanziamenti.

Fonte: http://www.radicalicremona.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1648

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