Carrara, tra razzismo e caccia al diverso
La vicenda del cittadino che è stato protagonista dell’incendio del suo appartamento nel centro storico di Carrara, possiamo dire che racchiude in se tutti gli aspetti negativi del momento sociale e politico che sta attraversando il nostro paese. Ormai tutti gli “orchestratori” istituzionali siano essi politici o giornalisti inoculano nelle masse il bacillo del razzismo, scatenando una guerra tra poveri. La frustrazione, il risentimento si riversano sulle persone più deboli, i diversi, gli stranieri. E se non è un caso che a Brembate di Sopra, la gente sia pronta a dare la caccia agli immigrati...o che il governo voglia respingere i disperati delle carrette del male; se non è un caso che un bambino autistico venga escluso dalla mensa scolastica, non è un caso se a Carrara una persona, indipendentemente dall'accertamento di una oggettiva colpa, rischi il linciaggio e ciò in larga misura perché considerata “diversa”; transessuale!.
Al di là di ogni colpa o responsabilità individuale nella dinamica dell’incidente, quello che purtroppo emerge in modo preponderante dalle cronache, dalle dichiarazioni pubbliche dell’amministrazione e dalle parole delle persone, è la voglia di “farsi giustizia” in modo sommario.
Così come sommari riteniamo che siano la dichiarazione e la volontà dell’amministrazione di risolvere il problema con la solita soluzione più veloce e spiccia; l’allontanamento dalla città, non importa per dove. In realtà dovrebbe essere cura di una società civile e di una comunità democratica prendersi carico di situazioni di degrado, di emarginazione e, come in questo caso, di precaria instabilità personale.
Non è da una società che si dica civile, marchiare il responsabile di un qualsiasi atto, colpendola nella sua menomazione fisica o mentale, nella differenza di colore di pelle o sulle sue diverse preferenze sessuali. Non dovrebbero esistere cittadini di serie a e di serie b, la società è composta da soggetti di diritto, indipendentemente dalla loro estrazione sociale, economica, culturale e sessuale.
Fanno paura le parole del sindaco che dice “ controlleremo di concerto con la prefettura e la polizia” quasi ad affermare che si farà di tutto per espellere ed emarginare un cittadino dalla comunità, pur di blandire il consenso dei suoi proseliti e ancor di più fa inorridire la caccia al diverso da parte dei nostri concittadini e di coloro che come lavoro hanno scelto di fare informazione e non trash-gossip.
Per questo, ancora una volta, le associazioni firmatarie del seguente comunicato, chiedono il rispetto dei diritti civili, e pretendono che le autorità considerino il cittadino come soggetto di diritto e non come oggetto di discriminazioni.
Seguono firme delle associazioni
Ass.ne Radicali Carrara e Lunigiana “La Conca”
“Circolo Giordano Bruno” Sinistra e Libertà
Ass.ne “Mondo Arcobaleno – LGBT”
Comitato Arci Carrara e Lunigiana
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