Anagrafe pubblica degli eletti, la prima legge regionale è campana

Ieri sera in Regione Campania è stata finalmente approvata la legge regionale che istituisce l’Anagrafe Pubblica degli Eletti, storica proposta dei radicali.

 

A questo risultato si è arrivati dopo due anni dalla prima presentazione della proposta di legge radicale, fatta dal consigliere Nicola Caputo (PD) in stretta collaborazione con Andrea Furgiuele, membro del Comitato Nazionale di Radicali Italiani e segretario dell’Ass. “Radicali Napoli - Ernesto Rossi”.

Con la sua approvazione la Regione Campania si pone all’avanguardia nel campo della trasparenza e della totale pubblicità della vita istituzionale, facendosi battistrada nei confronti degli altri enti regionali, che ora dovranno cercare di uniformarsi all’esempio.

Il consigliere Caputo ha generosamente condotto l’iniziativa lungo tutto il suo iter, sia nella precedente consiliatura che in quella attuale, dove la pdl è stata la prima incardinata dopo l’insediamento della rinnovata istituzione, lo scorso maggio.

 

Un percorso non facile e irto di ostacoli e pregiudizi.

 

La seduta di ieri, contro ogni aspettativa, è stata resa particolarmente movimentata dal capogruppo del PdL Fulvio Martusciello, autore di un emendamento-colpo di scena, volto ad impedire la pubblicazione dei dati patrimoniali e finanziari, sul sito ufficiale della Regione.

L’emendamento ha trovato in prima istanza l’appoggio dell’UDC, che col consigliere Foglia ha agitato lo spettro della violazione della privacy.

Ad entrambi ha risposto in maniera convincente il consigliere Caputo, minacciando il ritiro della pdl se si fosse tentata una manovra di ridimensionamento delle finalità politiche della legge, la cui portata innovatrice è legata proprio al fatto che rende disponibili via web tutte le informazioni sulle attività dei componenti il Consiglio e la Giunta , non solo quelle patrimoniali ma in primis quelle sugli atti politici compiuti da soggetti che non possono essere tutelati come se alla stregua di un cittadino qualsiasi, e per le pubbliche funzioni che esercitano e per le responsabilità di governo che detengono.

Quando tutto sembrava compromesso, si è giunti però ad un accomodamento, che ha indotto il consesso a legiferare: sul sito ufficiale della Regione andranno tutti gli atti e le scelte politiche, così come saranno resi disponibili e liberamente consultabili via web i redditi derivanti da incarichi e compiti istituzionali ricoperti; rimangono fuori dall’attuale formulazione le situazioni patrimoniali e finanziarie non derivate dall’attività istituzionale, le quali potranno però essere comunque conosciute tramite esplicita richiesta agli uffici competenti (un po’ com’è già ora, ex lege 441/82).

L’accordo ha permesso di arrivare alla votazione finale, tramite la quale la pdl è stata approvata all’unanimità (48 voti favorevoli, un astenuto, nessun contrario). In questo modo la Regione Campania diventa la prima regione italiana ad approvare una simile normativa, che promette di rendere maggiore la trasparenza delle istituzioni e delle scelte di governo realmente espresse dagli eletti, e minore la distanza fra i rappresentanti e i rappresentati.

 

Andrea Furgiuele

Membro del Comitato nazionale di “Radicali  Italiani”

Segretario dell’Ass. “Radicali Napoli - Ernesto Rossi”

 

Per ulteriori informazioni: radicalinapoli@yahoo.it - 335.6676600

Fonte:

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