Accorpamento dei tribunali di Cremona e Crema

'LA LETTERA DEL GIORNO'
APPLAUSI AL PRESIDENTE DEL TRIBUNALE GRILLO
(La Cronaca del 27.10.2010)

Quando, non pi tardi di due settimane fa, nel corso dell’ennesimo sit-in radicale davanti al Palazzo di Giustizia, abbiamo rilanciato il nostro appello, inviato l’estate scorsa ai parlamentari e ai responsabili delle istituzioni locali, a favore dell’accorpamento dei tribunali di Cremona e di Crema, il coro dei NO fu netto e trasversale, sia da parte dei parlamentari e degli esponenti politici del centrodestra che del centrosinistra. Ci voleva proprio ‘un addetto ai lavori’ per strappare il velo d’ipocrisia che da sempre circonda l’amministrazione della Giustizia nella nostra provincia. Lo ha fatto il presidente del Tribunale Carlo Maria Grillo nel corso del convegno organizzato dalla Camera Civile di Cremona. Al dottor Grillo dobbiamo dire solo ‘Grazie’. Ai politici, cremonesi e non, ribadiamo invece l’invito ad occuparsi di ‘Giustizia’ nell’interesse di tutti i cittadini, anzich arroccarsi in difesa del proprio ‘particulare’. E’ ora che i politici sappiamo leggere i bilanci, analizzarne i costi secondo canoni di efficienza e di efficacia.
I dati sono questi: sul territorio della nostra provincia, in cui vivono circa 335 mila abitanti, per l’amministrazione della sola giustizia civile e penale, si ha la presenza di 2 tribunali, 2 procure della Repubblica e 4 uffici del Giudice di Pace. Ognuno di questi uffici investe una grande quantit di risorse umane e materiali non in supporto alla giurisdizione, ma per adempiere ad incombenze burocratiche ed amministrative che, proprio in virt della loro ‘autonomia’ su di essi gravano. Stando cos le cose e vista l’urgenza, ribadiamo che:
a) occorre accorpare il Tribunale di Crema al Tribunale di Cremona. A Crema potrebbe entrare in funzione uno sportello giustizia, al servizio di cittadini e professionisti del diritto, in grado di avvalersi di supporti informatici e di personale qualificato;
b) occorre chiudere l’ufficio del Giudice di Pace di Soresina, che dista soli 25 km. da Crema e 20 da Cremona. E ci anche in considerazione dell’esiguo carico di lavoro giudiziario e del fatto che i ricorsi in opposizione a sanzione amministrativa, che rappresentano la gran parte degli atti trattati, possono essere inviati dal ricorrente a mezzo raccomandata.
Il non adottare queste scelte deve comportarne la giustificazione precisa e puntuale, anche in termini economici, con una conseguente assunzione di responsabilit da parte di chi decidesse di tenere in funzione queste due strutture. Proviamo a concepire qualcosa di nuovo anzich arroccarci ognuno nella propria particolarit?
Sergio Ravelli, presidente del Comitato nazionale di Radicali Italiani

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Fonte: http://www.radicalicremona.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1679

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