Consumo di suolo: una risposta radicale
Consumo di suolo. Se i candidati sindaco fanno finta di nulla, serve una risposta radicale. Lettera aperta a Antonello Sotgia e RomaToday
Ha ragione Antonello Sotgia. In un recente articolo, afferma che sul consumo di suolo i candidati sindaco non propongono nulla.
Va però anche detta una cosa. In questa campagna elettorale, intellettuali, movimenti, associazioni si sono tutti dati un gran da fare per interloquire con i candidati sindaco: è giusto. Ma sarebbe anche giusto (e utile) considerare che non andremo ad eleggere soltanto sindaci e presidenti di municipio, ma anche consiglieri comunali e municipali. Sia al Comune che nei Municipi, i consiglieri svolgono, o dovrebbero svolgere, un ruolo di controllo. Se oggi siamo arrivati a una situazione incancrenita, questo è proprio perché è mancato in questi anni il controllo delle assemblee elettive sugli esecutivi.
Varrebbe la pena che intellettuali, associazioni, gruppi valutassero finalmente l’opportunità di pesare le proposte, anche su specifici temi, dei candidati consiglieri. Se così si facesse, si limiterebbe il fatto che, ad oggi, viene eletto soprattutto chi ha i mezzi e i sostegni di quelle stesse cordate che spadroneggiano a Roma da decenni.
Se si facesse questo, tutto il mondo che vorrebbe difendere il paesaggio e bloccare il consumo di suolo, scoprirebbe che c’è invece chi ha messo questo tema come primo punto.
Nella lista Radicali c’è addirittura un gruppo di candidati ecologisti che propongono un modello alternativo a quello finanza & cemento che ha portato Roma alla bancarotta.
Fabrizio Cianci al Comune (e nel Municipio 5), Ilari Valbonesi nel Municipio 1 e nel 15, Cristiano Kustermann nel Municipio 2 e nel 15, Carlo Consiglio nel Municipio 3 e 11, Marta Lispi e Simone Lelli nel Municipio 7.
Sono gli stessi che in questi tre anni di attività della rinata Associazione Ecologista Radicale (EcoRadicali) si sono legati agli alberi centenari di Piazzale Ipponio per tentare di salvarli; quelli che hanno occupato più volte la Commissione ambiente per evitare che il giardino di Villa Rivaldi venisse distrutto, oppure che lo Stadio della Roma divenisse l’ennesima operazione “Mani sulla città”. Sono quelli che hanno posto la questione di regolarità valutativa dei cantieri della Metro C nell’area dei Fori imperiali.
Pensate cosa succederebbe se questi entrassero in Consiglio comunale o nei municipi.
Le nostre proposte, in tema di consumo di suolo sono semplici e realistiche.
- Rendere l’Agro Romano, nella sua interezza, parco agricolo e archeologico, perché questo straordinario patrimonio storico, naturalistico e paesistico venga sottratto alla speculazione e restituito a Roma per ampliare l’offerta turistica, creare un sistema agricolo locale ma di pregio, abolendo la caccia e i pesticidi.
- Vogliamo inserire le fabbriche storiche dismesse nella Città storica perché questi spazi possano essere salvati e recuperati per start-up culturali, scientifiche, creative.
- Vogliamo un ampliamento degli strumenti di partecipazione, in primo luogo municipali, che permettano ai cittadini la partecipazione nei progetti di trasformazioni urbanistiche, ma anche nella programmazione di bilancio.
E abbiamo molte altre proposte che cambierebbero, in 7 semplici mosse, il volto di Roma, restituendo finalmente la città ai legittimi proprietari: le romani e i romani.
Insomma, come sempre, c’è politica e politica. Basta cercarla, trovarla e, soprattutto, renderla notiziabile ai cittadini.
Fabrizio Cianci
Candidato nella Lista RADICALI al Consiglio comunale di Roma e nel Municipio 5 (Pigneto, Tor Pignattara, Casilino23, Centocelle, Alessandrino, La Rustica, Tor Sapienza)
Segretario EcoRadicali – Associazione Radicale Ecologista
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Fonte: http://ecoradicali.it/2016/05/consumo-di-suolo-una-risposta-radicale/
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