FOIA: il parere della Camera dei Deputati recepisce le indicazioni di Agorà Digitale

Domani, 20 aprile, la Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati voterà il parere (non vincolante) sul discusso provvedimento del Governo che introduce nel nostro ordinamento il c.d. FOIA (Freedom of Information Act).

Nel documento, di cui abbiamo preso visione, sono recepite tutte le proposte avanzate da Agorà Digitale in occasione dell’audizione cui ha preso parte.

Sul controverso tema del silenzio-diniego, che permetterebbe alla PA di non rispondere alla richiesta di accesso avanzata dal cittadino, il parere in votazione così si esprime:

all’articolo 6, comma 1, capoverso “art. 5 (Limiti all’accesso civico), comma 5” che disciplina il caso del rigetto dell’istanza di accesso, decorsi inutilmente 30 giorni dalla presentazione della stessa, eliminare il silenzio-diniego e prevedere che il rifiuto debba essere motivato da parte dell’amministrazione

 

Per quanto attiene la gratuità dell’accesso, anche in questo caso l’indicazione è in linea con le richieste di Agorà Digitale:

sopprimere la previsione del rimborso a carico del cittadino, rendendo sicuramente gratuito l’accesso ai documenti in modalità digitale, con il solo rimborso, comunque da giustificare, dei costi effettivamente sostenuti per l’eventuale riproduzione su supporti materiali

 

In audizione, avevamo evidenziato, inoltre, come fosse decisivo chiedere al Governo l’inserimento di rimedi in via amministrativa avverso i provvedimenti di diniego, alternativi al TAR, e la previsione di linee guida sulle eccezioni all’accesso. Su questi punti così si esprime il documento di cui abbiamo preso visione:

per quanto attiene la previsione del solo ricorso al Tribunale amministrativo regionale avverso il diniego totale o parziale all’accesso o di mancata risposta da parte della pubblica amministrazione, di cui all’articolo 6, comma 1, capoverso “art. 5 (Accesso civico a dati e documenti), comma 6”, individuare anche un possibile rimedio in via amministrativa, ulteriore rispetto al ricorso al TAR

 

inserire la previsione di apposite linee guida a carattere vincolante appositamente adottate per meglio chiarire le incertezze di siffatta disciplina derogatoria, affidandone la redazione ad organismi super partes, quali ad esempio l’ANAC, sentito il Garante della Privacy.

 

A questo punto sta al Governo recepire nel testo le indicazioni che la sua stessa maggioranza ha ritenuto di dover fornire: dal 12 febbraio, data di pubblicazione della nostra lettera al Ministro Madia, ci siamo adoperati per migliorare un provvedimento che riteniamo un’occasione per il Paese.

Ora sta al Governo evitare che questa occasione si trasformi in un’occasione persa.

Fonte: http://www.agoradigitale.org/foia-il-parere-della-camera-dei-deputati-recepisce-le-indicazioni-di-agora-digitale/

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