“Mafia Capitale”. Scandalo canili comunali nel dossier Cantone. EcoRadicali: ripresenteremo le interrogazioni al nuovo Sindaco.
Dalla manutenzione delle strade ai servizi, dagli affitti delle case alla gestione del verde pubblico: non c’è un solo capitolo in cui Roma Capitale abbia rispettato le regole della buona amministrazione. È quanto emerge dal dossier dell’Autorità anticorruzione, presentato ieri da Raffaele Cantone. Nel mirino dell’Anac anche il ricorso generalizzato e indiscriminato a procedure prive di evidenza pubblica rispetto all’affidamento e gestione dei canili comunali e delle oasi feline già denunciato da ECORADICALI – Associazione Radicale Ecologista nel maggio 2015, attraverso una interrogazione d’iniziativa popolare al sindaco Marino. Interrogazione che non ha ricevuto risposta a causa delle dimissioni del Sindaco.
Attraverso la Delibera di Giunta 148 del 22 maggio 2014, la Giunta Marino aveva stabilito come canili e i gattili comunali non fossero a norma, decretando la chiusura di 6 strutture su 4 e il contestuale trasferimento di cani e gatti presso strutture private.
Una decisione criticata dagli EcoRadicali, sia per la scarsa trasparenza sui criteri di affidamento, sia perché la legislazione vigente impone alle amministrazioni comunali di provvedere con strutture proprie, avvalendosi eventualmente di associazioni animaliste senza scopo di lucro per la sola gestione delle stesse.
Neanche un mese dopo, nel pieno dello scandalo “Mafia Capitale”, l’inchiesta metteva in luce gli interessi di cooperative legate a Buzzi e Carminati, individuate dall’Amministrazione per il trasferimento degli animali.
Oggi le nostre preoccupazioni sono riprese ampiamente dal dossier di Cantone. Per tali ragioni, ripresenteremo l’interrogazione non appena si insedierà il nuovo sindaco, dal momento che la Delibera non è stata superata e che l’Amministrazione comunale risulta ancora largamente inadempiente, a partire dalla mancanza di un Regolamento comunale per il benessere animale finalmente al passo con i tempi e largamente depotenziato durante le amministrazioni Alemanno e Marino. Con questa campagna intendiamo restituire a Roma il suo ruolo di avanguardia nella difesa degli animali: un aspetto che coincide con il rispetto della legge e l’uso razionale delle risorse pubbliche.
Oltre all’interrogazione sui canili e gattili, gli EcoRadicali ripresenteranno anche quella relativa ai permessi comunali che consentono l’ingresso di persone armate nella Riserva Naturale del Litorale Romano, chiedendo che tali permessi siano finalmente sospesi in un’area interessata da divieto di caccia.
Fabrizio Cianci
Segretario EcoRadicali – Associazione Radicale Ecologista
Membro del Comitato Nazionale di Radicali Italiani
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