Sindaco, sii parte del cambiamento
Gentile Sindaco,
approfitto di questa lettera aperta innanzitutto per formularle mie congratulazioni per la sua elezione e i migliori auguri per il suo lavoro a servizio della splendida città di Venezia e di Mestre.
Sono rimasto molto colpito dai primissimi impulsi che ha dato la sua amministrazione: segnatamente, il ritiro dei libri classificati come “gender” dalle scuole primarie. Un termine che purtroppo non trova riscontro in alcuna realtà scientifica e scolastica, ma tant’è.
Ogni epoca conosce le sue ideologie, ha i suoi eroi e soprattutto i suoi nemici. Che spesso sono ammantati di storie talmente complesse, autoreferenziali ed immaginifiche da coltivare la mitologia di cui sono protagonisti, fino ad assumere le sembianze di complotti di ogni tipo. Da quelli più divertenti e leggeri, come la presunta morte di Paul McCartney e la sua sostituzione da parte di un sosia, a quelle più arzigogolate come lo sbarco sulla luna, a quelle più fantasmagoriche come le scie chimiche, i complotti finanziari del Bielderberg e, last but not least, la temibile, inesistente e quindi proprio per questo ancor più avvincente, “teoria del gender”. Inesistente, montata ad arte con sottili quanto argute operazioni di marketing, ma non per questo meno falsa.
Non le chiederò di far quello che so non può fare: una promessa elettorale, soprattutto i primi giorni di amministrazione e soprattutto per serrare le fila dei propri compagni in occasione dei primi test, non può essere ritirata dall’oggi al domani. Le chiedo però di far qualcosa che, mi permetta, sono sicuro lei non abbia fatto: leggere quei libri. Magari pensando di poterli leggere ad alta voce, tra qualche anno, a sua figlia.
Senza ricorrere a richiami storici particolarmente efficaci quanto fuori luogo in questo contesto, limitandoci alla letteratura è dal mitico “1984” di George Orwell o “Fahrenheit 451” di Bradbury che sappiamo che i libri sono gli strumenti più invisi alla classe al potere: insegnano a pensare, determinano un confronto, sono le voci di chi dissente o di chi propone un punto di vista fino a quel momento inimmaginabile. Ma questi libri a disposizione delle scuole veneziane hanno uno scopo molto meno altisonante, e molto più pratico: educare alla diversità. Mostrare ai nostri figli, ai nuovi cittadini che la vita è tutto fuorché una linea retta: è fatta di incontri, di persone diverse, di bambini con un colore della pelle più scuro, con delle disabilità o di famiglie composte solo da una mamma, dai nonni o da coppie dello stesso sesso. Non sono storie inventate, non è una descrizione distopica di un futuro ancora là da venire: descrivono le città di Venezia oggi, anzi ieri. Non è negando la realtà che potremo sperare in un futuro diverso, all’altezza della città patrimonio dell’umanità che da oggi si trova ad amministrare.
Spesso i grandi cambiamenti avvengono in modi che gli individui non sono in grado di interpretare. E spesso sono ineluttabili, sono continui e striscianti al punto che a volte neanche ci rendiamo conto di come il mondo cambia: solo alcuni continuano a rifiutare quel che ormai appare una realtà.
Ai singoli cittadini, agli amministratori, ai politici spetta solo la decisione di rifiutare il cambiamento o di esserne protagonisti, guide per limitare gli errori e ridurre le inevitabili, comprensibili difficoltà che la società si troverà ad affrontare.
Quei libri, quei libri che lei ha scelto di ritirare, sono uno degli strumenti per gestire il cambiamento: non l’unico, non il solo. Le famiglie, di qualunque “tipo” esse siano, rimangono il nucleo fondamentale; gli insegnanti, ai quali dovremmo dedicare maggior fiducia di quello che mostriamo, sono il necessario supporto ed una voce critica; gli amministratori locali rappresentano la sponda sulla quale poter fare affidamento per sentirsi parte integrante di quella comunità.
Signor Sindaco, lei da quale parte vuole stare? Da quella che riconosce nel progresso degli individui delle opportunità per tutti, per la comunità, per la città o da quella che pensa che i cambiamenti ineluttabili possano essere arrestati?
Fonte: http://venetoradicale.blogspot.com/2015/06/sindaco-sii-parte-del-cambiamento.html
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