Anagrafe pubblica relativa alla raccolta, al recupero, allo smaltimento e agli impianti dei rifiuti solidi urbani

Contatto per approfondire: Massimiliano Iervolino: m.iervolino1@gmail.com

Altre info: Cronologia iniziative Radicali sul tema.

 

Testo approvato l'11 febbraio 2014 dal Consiglio comunale di Roma


            Premesso che il più grave problema relativo all’intero ciclo dei rifiuti soldi urbani è la mancanza di trasparenza e di controlli. La questione è stata sollevata anche dalla Commissione bicamerale di inchiesta sui rifiuti che - nella relazione conclusiva sul Lazio - ha denunciato queste due gravi mancanze. Il ciclo completo dell’RSU della nostra città non è facilmente intelligibile, infatti non sono disponibili i dati sensibili e lì dove ci sono risultano datati. La disponibilità di dati certi e aggiornati è indispensabile per l'avvio di ogni politica di costruzione di un ciclo virtuoso dei rifiuti. Roma Capitale e la Regione Lazio impegnano ingenti risorse finanziarie per il riciclo e per il trattamento negli impianti ma nessuno conosce effettivamente come lavorano e dove finiscono i prodotti finali. Questa proposta di delibera che istituisce l'Anagrafe Pubblica dei Rifiuti ha come scopo quello di rendere pubblici e consultabili i dati dell’intera filiera, con particolare attenzione agli impianti di incenerimento/gassificazione, agli impianti di trattamento, alle discariche e alle questioni economiche che sono dietro al ciclo completo o presunto tale.

L’ASSEMBLEA CAPITOLINA

Vista la mozione Assemblea Capitolina n. 15 del 1° agosto 2013 con cui l'Assemblea Capitolina ha impegnato il Sindaco e la Giunta "a rendere pubblici, ogni sei mesi, i dati quantitativi e qualitativi degli impianti di trattamento denominati Tmb ed ubicati a Rocca Cencia, Via Salaria, Malagrotta 1 e Malagrotta 2; di tritovagliatura ubicato a Rocca Cencia; della terza linea di Malagrotta autorizzata con l'Ordinanza n. 80 del 11 aprile 2013 dell'allora Sindaco di Roma Gianni Alemanno";

DELIBERA

di approvare i seguenti indirizzi per la realizzazione sul Sito istituzionale di Roma Capitale di uno spazio informativo denominato "Anagrafe Pubblica relativa alla raccolta, al recupero, allo smaltimento e agli impianti dei rifiuti solidi urbani";

ART. 1

(Produzione di rifiuti solidi urbani)

Per Roma Capitale sono resi pubblici ogni sei mesi attraverso il sito istituzionale di Roma Capitale:

a)     la produzione di rifiuti solidi urbani (in tonnellate/anno);

b)    la produzione pro-capite di rifiuti solidi urbani (in Kg/abitante/anno).

ART. 2

(Raccolta differenziata)

Per Roma Capitale sono resi pubblici ogni sei mesi:

a)     le modalità mediante le quali viene effettuata la raccolta differenziata nei singoli Municipi della città;

b)    l’esistenza di convenzioni con i consorzi del sistema CONAI;

c)     la percentuale di raccolta differenziata totale;

d)    la percentuale di raccolta differenziata da secco;

e)     la percentuale di raccolta differenziata da umido;

f)     i quantitativi effettivamente destinati al recupero di ogni frazione omogenea ottenuta dalla raccolta differenziata (in particolare carta, plastica, vetro, verde, organico e metalli) espressi come percentuale sul totale della raccolta per abitante/anno (in kg).

Rispetto alla quantità totale di materia (in tonnellate/anno) raccolta in maniera differenziata nel territorio di Roma Capitale sono resi pubblici ogni sei mesi:

a)     la quantità di “secco” convertita in materie prime seconde;

b)    la quantità di “umido” convertita in compost;

c)     la quantità di secco e di umido conferite in discarica;

d)    le quantità di secco incenerite;

e)     le quantità di secco e di umido smaltite in altri modi.

ART. 3

(Impianti di trattamento e recupero dei rifiuti solidi urbani)

Sul sito del Roma Capitale vengono pubblicate le seguenti informazioni e dati sull’impiantistica presente:

a)     piattaforme per il conferimento dei materiali raccolti in maniera differenziata: ubicazione, proprietà. autorizzazioni, numero e date dei controlli effettuati, capacità presente o autorizzata (t/a) e totale input impianto (t/a); convenzionamento con uno o più Consorzi dei materiali;

b)    impianti di selezione del multi materiale: ubicazione, proprietà. autorizzazioni, numero e date dei controlli effettuati,  capacità presente o autorizzata (t/a) e totale input impianto (t/a);

c)     impianti di recupero; Carta: cartiere e aziende di commercio carta da macero; Plastica: aziende di produzione granuli, scaglie o prodotti in plastica, recuperatori di energia; Verde: compostatori, pannellifici, lavorazione del legno; Organico: compostatori; Vetro: vetrerie e aziende lavorazione sabbie di vetro; Metalli: fonderie e aziende di commercio materiali di recupero;

d)    impianti di trattamento meccanico biologico; ubicazione, proprietà, autorizzazioni, numero e date dei controlli effettuati. Capacità presente o autorizzata (t/a) e totale input impianto (t/a). La quantità (t/a)di prodotti in uscita da ogni impianto suddivisa per codice CER, tra cui FOS (frazione organica stabilizzata), Css (combustibile solido secondario), Cdr (combustibile derivato da rifiuti) e scarti. La destinazione finale (incenerimento/smaltimento/altro) di ogni tipologia di rifiuto (per codice CER) prodotta dagli impianti di trattamento meccanico biologico;

e)     impianti di compostaggio, ubicazione, proprietà, autorizzazioni, numero e date dei controlli effettuati. Capacità presente o autorizzata (t/a) e totale input impianto (t/a). Quantità (t/a) di compost realmente utilizzato per i fini predisposti e quello conferito in discarica;

f)     per ogni ulteriore tipo di impiantistica atta al trattamento di rifiuti solidi urbani indifferenziati sono riportate le seguenti informazioni: ubicazione, proprietà, autorizzazioni, numero e date dei controlli effettuati, quantità (t/a) e qualità del prodotto in input ed in output (per codice CER), destinazione finale (incenerimento/smaltimento/altro) di ogni tipologia di rifiuto (per codice CER) prodotta dagli impianti.

ART. 4

(Impianti per il recupero energetico)

Sul sito di Roma Capitale vengono riportate le seguenti informazioni e dati sull’impiantistica presente:

a)     per gli inceneritori: ubicazione, proprietà, autorizzazioni, numero e date dei controlli effettuati, capacità presente o autorizzata (t/a); totale input impianto (t/a) diviso per provenienza; produttività energetica, quantità di scorie prodotte. I valori delle emissioni prodotte da questi impianti sono disponibili in continuo sul portale di Roma Capitale.

ART. 5

(Discariche)

 Sul sito di Roma Capitale vengono riportate le seguenti informazioni:

a)     numero di discariche, ubicazione, proprietà, autorizzazioni, numero e date dei controlli effettuati, capacità autorizzata e capacità residua disponibile (t/a) quantità di materiale ricevuto ogni sei mesi distinto per tipologia (t/a);

b)    rispetto al materiale ricevuto ogni sei mesi, questo è suddiviso per: indifferenziato (tal quale), FOS (frazione organica stabilizzata), residui di incenerimento/gassificazione (scorie), CDR di bassa qualità, scarti da raccolta differenziata ed altro.

ART. 5 (bis)

(rifiuti trattati, inceneriti e smaltiti fuori Roma)

Ogni sei mesi vengono rese pubbliche le quantità e le tipologie di rifiuti (codice CER) che vengono trattate, incenerite e smaltite fuori Roma, si rendono noti gli impianti e le discariche di destinazione e i costi di tali operazioni.

ART. 6

(Tariffe, crediti, tasse)

a)     sono rese pubbliche le tariffe, divise per impianto, per tonnellata di RSU trattata o conferita in discarica. In particolare si fa riferimento a quelle degli impianti di: trattamento meccanico biologico, tritovagliatura, compostaggio, selezione del multi materiale, incenerimento; nonché del conferimento in discarica;

b)    sono rese pubbliche le situazioni debitorie dell’Ama nei confronti delle aziende pubbliche e/o private che si occupano nel territorio di trattamento e/o di smaltimento dei RSU.

ART. 7

(Pubblicazione dei dati)

1.     Roma Capitale deve rendere gratuitamente disponibili ed accessibili i dati, di cui alla presente deliberazione, formati, o comunque trattati, in modalità digitale e in almeno un formato aperto, ovvero resi accessibili pubblicamente e documentati esaustivamente.

I dati devono altresì essere:

a) completi: devono essere accessibili tutti i dati, eccetto quelli che sono soggetti a valide restrizioni di riservatezza e sicurezza;

b) primari: i dati sono raccolti alla fonte, con il massimo livello possibile di dettaglio, non in forme aggregate o modificate;

c) tempestivi: i dati sono resi pubblici tanto velocemente quanto è necessario per preservarne il valore;

d) accessibili: i dati sono disponibili al più ampio numero di utenti per la più ampia varietà di scopi;

e) leggibili dai computer: i dati sono strutturati per consentire di essere processati in modo automatico;

f) non discriminatori: i dati sono disponibili a chiunque, senza necessità di registrazione;

g) non proprietari: i dati sono disponibili in un formato sul quale nessuna entità ha esclusivo controllo;

h) liberi: l’uso e il riuso dei dati non è soggetto ad alcuna restrizione derivante da copyright o brevetto.

2.      La pubblicazione è effettuata, a cura di Roma Capitale, in un’apposita sezione del Sito internet istituzionale. Gli Enti interessati sono tenuti a fornire all’Amministrazione Capitolina i dati di cui al comma 1 del presente articolo, con cadenza mensile.

ART. 8

(Riutilizzo dei dati pubblici)

1.     Tutti i cittadini e le imprese hanno diritto ad accedere e riutilizzare i dati pubblici di cui alla presente deliberazione. Le licenze con cui i dati vengono resi disponibili devono sempre consentire la più ampia e libera utilizzazione gratuita, anche per fini commerciali e lucrativi.

ART. 9

(Responsabilità e monitoraggio)

1.     I dirigenti rispondono dell'osservanza ed attuazione delle disposizioni di cui alla presente deliberazione ai sensi e nei limiti degli articoli 21 e 55 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.

La mancata pubblicazione dei dati in almeno un formato aperto è comunque rilevante ai fini della misurazione e valutazione della performance individuale dei dirigenti.

2.     Il Presidente della Giunta Capitolina o l'Assessore delegato per materia riferisce annualmente all’Assemblea Capitolina sullo stato di attuazione della presente deliberazione; a tal fine è redatto un rapporto annuale che viene pubblicato nella pagina iniziale del Sito di Roma Capitale.

3.     Quanto previsto dalla presente proposta sarà realizzato entro un anno a partire dall’approvazione della stessa.


Fonte:

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