La lettera di Gianfranco Spadaccia

Pubblichiamo la lettera di ringraziamenti che Gianfranco Spadaccia ha inviato all'Associazione
Roma, 29 marzo 2015
A Claudio Barazzetta
a Barbara Bonvicini
e, tramite loro, a tutti (e tutte) gli amici e Compagni dell'Associazione Enzo Tortora
Carissimi,
Sono stato per una decina di giorni fuori Italia per una vacanza. Al ritorno, ho trovato il vostro graditissimo dono per il mio ottantesimo compleanno e, devo confessare, mi sono commosso. Il motivo della commozione è presto detto: metto a confronto le speranze (e le energie non solo mie ma dell'intero Partito) di allora e la situazione di oggi (e non mi riferisco solo alla situazione radicale ma a quella dell'intero paese. Allora era legittimo sperare che la riforma epocale dei diritti civili aprisse la strada a una profonda, reale e irreversibile alternativa democratica e liberale, che con tutta evidenza non si è verificata.
Mi continuo ad interrogare sulle ragioni che lo hanno impedito. Ci sono stati ostacoli (il consociativismo,la politica del compromesso storico, le degenerazioni partitocratiche, la miopia del mondo economico italiano e del giornalismo) che si sono rivelati per noi insormontabili. Ma forse ci sono state anche nostre incapacità, nostre inadeguatezze, nostri errori di presunzione.
A fronte delle speranze e delle energie di allora constato la impotenza di oggi (almeno la mia) ad intraprendere e sviluppare una lotta politica che abbia obiettivi riformatori di grande respiro per l'Italia e per l'Europa e soprattutto a ricercare e suscitare la forza politica necessaria per sostenerli e perseguirli. Si dice che le idee non muoiono. Purtroppo non è vero, se esse non camminano sulle gambe degli uomini e delle donne anch'esse sono destinate a scomparire.
Importante perciò è non rassegnarsi e organizzarsi per resistere (anche dimenticando le nostre miserie di questi ultimi tempi).
Grazie del vostro dono, amici, e buon lavoro.
Vostro
Gianfranco Spadaccia
PS. Per una strana coincidenza proprio in questo periodo ho partecipato a un ricordo di Adele Faccio, organizzato dalla associazione "eco radicali" e alla inaugurazione di una mostra di Sambonet, dedicata alla chiusura dei manicomi giudiziari, in cui ho incontrato Franco Corleone, garante dei detenuti della Regione toscana (entrambi, Adele e Franco, erano con me su quel manifesto e su quel palco).
GF
Di seguito il testo della nostra lettera di accompagnamento del Manifesto Storico che abbiamo voluto donare a Gianfranco Spadaccia per il suo 80° compleanno:
Milano, 28 febbraio 2015
Carissimo Gianfranco,
con il dono che ti inviamo, l'Associazione Enzo Tortora Radicali Milano vuole farti i migliori auguri per il tuo 80° compleanno e ringraziarti per tutto quello che hai fatto, fino a ora, per noi Radicali.
Il tuo esempio, come Uomo, e maggiormente come Radicale, è il miglior regalo che tu abbia invece potuto fare a noi tutti.
La tua Storia, che per molti versi è anche la nostra, è la cristallizzazione in politica dell'idea, della battaglia e della lotta Radicale.
Qui a Milano, inoltre, siamo particolarmente orgogliosi di poter quasi far risalire la Storia dei Radicali Milanesi all'istituzione del CISA, di cui tu fosti uno dei fondatori.
Pertanto ti consideriamo come parte essenziale di noi.
Per questo, come manifestazione dei nostri migliori auguri e come ringraziamento per tutto quello che ci hai insegnato, ti inviamo uno dei manifesti che abbiamo recuperato dall'archivio storico della Tortora: un comizio in Piazza Duomo con Te, Franco Corleone e Adele Faccio.
Nella speranza che questo nostro pensiero ti possa essere gradito.
Un caloroso abbraccio da tutta l'Associazione Enzo Tortora Radicali Milano.
Claudio Barazzetta
Segretario di Radicali Milano
Associazione Enzo Tortora
Barbara Bonvicini
Tesoriere di Radicali Milano
Associazione Enzo Tortora
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