Partitocrazia, camorra e sanità
Lo scorso 21 gennaio, un’indagine della Dia di Napoli, ha portato all’arresto di 24 persone tra le provincie di Napoli, Caserta e Verona.
Secondo gli inquirenti il Clan Zagaria, originario di Casapesenna (Ce) aveva il totale controllo degli appalti dell’azienda ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta.
Tra le persone in carcere, c’è Elvira Zagaria, sorella di Michele, che gestiva il tutto e secondo le indagini il principale referente politico del clan dal 2008 , fu Nicola Cosentino, fino al suo arresto.
Interviene in merito Luca Bove, Presidente dei Radicali Caserta e componente del Comitato Nazionale di Radicali Italiani, che dichiara “ E’ chiaro che l’ospedale di Caserta era diventato da anni una miniera d’oro per le organizzazioni criminali e per la classe politica ma qualcosa non torna infatti quando a Caserta si parla di camorra la stampa e purtroppo anche la magistratura tirano in ballo il nome di un solo esponente politico e cioè quello di Nicola Cosentino”.
Bove continua “Nicola Cosentino e Angelo Polverino, un altro esponente del centro-destra casertano, arrestato nel 2013 per un’indagine, sempre in riferimento ad alcuni appalti dell’azienda ospedaliera di Caserta; sono i soli a continuare a pagare per gli ormai palesi accordi tra classe politica e clan della camorra.
A fare accordi con la camorra sono anche altri esponenti come viene dimostrato da un’intercettazione telefonica tra Alessandro De Franciscis, ex Presidente della provincia di Caserta e Antohony Acconcia.
In questa intercettazione telefonica, che risale al 31 dicembre del 2005, l’ex Presidente della Provincia di Terra di Lavoro e ricordiamolo divenne Presidente essendo appoggiato dal centro sinistra battendo il centro-destra che aveva candidato proprio Nicola Cosentino; afferma di essere riuscito a far ottenere la nomina di dirigente all’interno dell’azienda ospedaliera di Caserta ad un uomo vicino ai clan e che in cambio otterrà l’appoggio della camorra”.
Bove conclude “ Leggendo questa intercettazione , mi chiedo come mai Cosentino è in carcere e viene sempre ritenuto il referente dei clan di camorra, mentre De Francisis è un uomo libero? Inoltre mi sorprendono alcune dichiarazioni di esponenti del PD che gridano allo scandalo e invocano legalità, dimenticando, o facendo finta di farlo, che loro stessi hanno partecipato alla spartizione dei posti di potere insieme ai loro avversari politici e alle organizzazioni criminali.”
Fonte: http://www.radicalicaserta.com/partitocrazia-camorra-e-sanita/
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