PAROLA DI PREFETTO
Mafia Capitale. Prefettura disse Sì alle coop di Buzzi: circostanza negata davanti all’Antimafia!
La prefettura di Roma diede l’ok alla convenzione con la cooperativa di Salvatore Buzzi (circostanza negata davanti all’Antimafia!) per gestir l’emergenza profughi a Castelnuovo di Porto, vicino alla capitale. Una lettera del 18.3.14 – allegata agli atti d’inchiesta sull’organizzazione mafiosa guidata dallo stesso Buzzi e dall’ex estremista Nar, Massimo Carminati – smentisce la versione ufficiale del prefetto Peppino Pecoraro, che subito aveva detto, e poi ribadito davanti alla commissione parlamentare Antimafia, d’aver respinto le profferte di Buzzi. Invece, subito dopo il loro incontro in prefettura, fu avviata la procedura per inviar i migranti nella struttura d’accoglienza di Borgo del Grillo.
La lettera al Comune per la stipula: firmata dal dirigente prefettizio Leone, spedita al sindaco di Castelnuovo di Porto e al questore, essa ha per oggetto «l’afflusso di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale e individuazione delle strutture d’accoglienza»; testo breve ma esaustivo: «Facendo seguito alla circolare del ministero Interno dell’8/1 u.s., alla luce delle manifestazioni di disponibilità ricevute, si chiede se sussistano motivi ostativi alla stipula d’una convenzione col soggetto sottoindicato: Eriches 29 consorzio cooperative sociali; la sede proposta per l’accoglienza si trova in Borgo del Grillo. Si allega documentazione relativa alla manifestazione di disponibilità ricevuta e si resta in attesa di cortesi urgenti notizie, rappresentando che, in mancanza di elementi ostativi, si procederà alla stipula della convenzione». Vergata pochi minuti dopo l’incontro tra prefetto e Buzzi [h.18 (!) del 18.3.14], protocollata in uscita il 19/3, arrivata il 20 al Comune di Castelnuovo: QUALE SOLLECITUDINE! Tu che leggi, prova un po’ a farti ricevere dal prefetto alle 6 di sera, provaci!
Doppio incontro di Buzzi: proprio il 18/3, h.18, Buzzi incontra Pecoraro; l’inchiesta ricostruisce cosa accade in quei giorni: in un colloquio del 17/3 Buzzi spiega a Carminati d’aver perso il ricorso al Tar contro l’affidamento del centro d’accoglienza di Castelnuovo di Porto a una società concorrente. Dunque, occorre concluder nuovi affari, ottener la gestione d’altre strutture: «Domani c’ho appuntamento co’ Gianni Letta» (!siamo messi bene!). Di tale incontro Buzzi parla pure con Odevaine, all’epoca componente del Tavolo del Viminale che s’occupa proprio dell’emergenza profughi, ora in carcere con l’accusa d’aver fatto parte dell’associazione mafiosa; vuole aver un consiglio su quali siano i temi da affrontare e Odevaine suggerisce: «Gli si può chieder perché Pecoraro c’ha ferma un sacco de roba, c’ha fermo Castelnuovo di Porto, 100 alloggi». – Il 18/3, h.10.30, i carabinieri vedono Buzzi entrar con un suo compare nell’ufficio di Gianni Letta; quando esce chiama Odevaine e annuncia: «È andata bene, alle 6 vedo il prefetto». In effetti, alle 17.45 del 18/3 Buzzi entra in prefettura a Roma e vi resta fino alle 18.35; appena esce chiama di nuovo Odevaine: «Col prefetto è andata molto bene, gli abbiam parlato del Cara di Castelnuovo di Porto; gli abbiam parlato di quest’immobile che c’è e lui m’ha detto: “Basta che il sindaco me dice di sì, io non c’ho il minimo problema, anzi la cosa è interessante, lasciatemi tutto”».
L’audizione all’Antimafia: quando gli atti processuali diventano pubblici e scoppia la polemica sugli appalti dati dal Comune alle cooperative di Buzzi, la commissione Antimafia convoca tra gli altri proprio Pecoraro. In quella sede il prefetto dichiara: «È vero, ho ricevuto Salvatore Buzzi ma non sapevo neppure chi fosse: il problema vero è la facilità con cui si può arrivare alle istituzioni (!cioè a Lui stesso = L’Istituzione!) e l’assoluta mancanza di controlli. Buzzi è venuto da me dopo che il dr Letta m’aveva chiamato, io l’ho ricevuto e ho detto No alla sua proposta (100 alloggi per gli immigrati a Castelnuovo di Porto); gli ho spiegato che lì ho già il Cara, che gli immigrati in una città così piccola sarebbero troppi». MA la lettera del 19/3 rivela una verità del tutto opposta. Pecoraro ammette che effettivamente ci fu un tentativo, ma aggiunge: «È un tipo di missiva che mandiamo a tutti i sindaci chiedendo se c’è disponibilità di posti». http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/14_dicembre_22/mafia-capitale-anche-prefettura-diede-via-libera-coop-buzzi-589c1d2e-89a5-11e4-a99b-e824d44ec40b.shtml
“Se stamo a compra’ mezza prefettura!” – Parola di Salvatore Buzzi, l’uomo che era partito da una cooperativa di ex detenuti ed è finito a spartir gli affari con l’ex terrorista di destra Massimo Carminati, il capo di Mafia Capitale; il business più grosso è legato all’accoglienza degli immigrati, Buzzi e gli altri han puntato l’appalto per la gestione del centro d’accoglienza di Castelnuovo di Porto: 400 posti, tanti soldi. Il prefetto sembra non esser troppo convinto? Niente paura: “Se stamo a comprà mezza prefettura”, assicura Buzzi in un’intercettazione del 29.1.14. E per sbloccare l’appalto, il gruppo contatta anche Gianni Letta, che gli fissa un appuntamento col prefetto: “Alle sei vedo Pecoraro”, annuncia Buzzi in un’intercettazione.
Nella galleria fotografica di DAGOSPIA, dal prefetto Pecoraro ai Vip romani, Caltagirone compreso…: http://www.dagospia.com/mediagallery/dago_gallery-13115/258507.htm

Fonte: https://grupporadicaleadelefaccio.wordpress.com/2014/12/29/parola-di-prefetto/
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