Emma e la lotta (intestina) radicale

Com’è noto, quello dei Radicali italiani non è il regno delle cose scontate. E così, al 13esimo congresso appena concluso a Chianciano Terme, la magia l’ha dovuta fare Pannella. E non, ad esempio, il Divino Otelma, nei radicali da tempo immemore e, raccontano, bersaglio delle canzonature del leader che si diverte a giocare con la parola ‘di-vino’.Stavolta, senza il carisma, la presa storica e politica del vecchio leone sulla propria creatura, l’assise, per i suoi, si sarebbe messa male. Già, perché la riconferma di Rita Bernardini, pannelliana al midollo, alla Segreteria è stata un percorso così travagliato da spingerla a un passo dal ritiro alla corsa.
E mordono al polpaccio della storia del movimento quei tre emendamenti alla mozione del Segretario che sono stati approvati e segnano un tentativo di discontinuità verso la linea del leader. In particolare quello a firma Cappato, che rilancia una nuova stagione referendaria «a qualsiasi livello», dai Comuni fino all’Europa. Insomma, sogni di grandeur per ripercorrere gli antichi fasti di mobilitazione, inseguiti da quel blocco che vede come apripista la new generation dei Cappato, Staderini a Magi. Quest’ultimo, tra l’altro, eletto alla Presidenza scalzando Laura Arconti, nome storico del movimento radicale. Traballa tradizione, oppure gira a largo. Quando si parla di radicali, va pronunciato l’altro nome scolpito nella storia del movimento: Emma Bonino. Lei e Pannella sono stati, nell’ epopea radicale, due angoli convessi che comunque finivano per incastrarsi. Forse ora, dopo tanto, non ci riescono più.
Pare che l’ex ministro degli Esteri non partecipi da mesi alle riunioni politiche del movimento. E non si è fatta neanche vedere a Chianciano. Ma la politica è il regno dell’imprevisto, e il tempo ci dirà se Emma Bonino, al Congresso è stata invece presentissima...

Fonte: http://www.radicalifriulani.it/content/emma-e-la-lotta-intestina-radicale
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