Montando le strutture 2 settimane prima, il Comune avrebbe e, in effetti, ha facilitato l'abusivismo e le affissioni illecite. Sillogismo confermato dalla "prova contraria", cioè dalla dichiarazione di Sergio Mancuso: il vice direttore generale dell'area innovazione, economia e sviluppo del Comune di Milano rileva che, durante la campagna elettorale per le europee 2014, nessuna sanzione per le affissioni abusive è stata comminata e che il motivo della riduzione delle multe è da imputare sia alla diminuzione degli spazi per le affissioni sia alla loro effettiva installazione, che precedeva di un paio di giorni la pubblicazione dell'assegnazione degli spazi. Questo, secondo Mancuso, ha reso impossibile affissioni abusive, in quest'ultima campagna elettorale.
Da questo, a nostro parere, si evincono due punti fondamentali: in primo luogo, già quattro anni fa, Poirè aveva individuato, nella precoce installazione delle plance, il motivo principale delle affissioni abusive che avevano causato, nel 2010, milioni di euro di multe ad esponenti politici; in secondo luogo, che la querela da parte dell'ex direttore dell'Ufficio Pubblicità del comune di Milano è da ritenersi priva di fondamento.
I dettagli, dalla voce del diretto interessato, dell'avvocato difensore e di Marco Cappato, nella conferenza stampa che vi invitiamo a seguire a questo link su Radio Radicale.