Affissioni abusive: chi ha denunciato l'illegalità sarà l'unico a pagare?

Affissioni abusive: chi ha denunciato l'illegalità sarà l'unico a pagare?

Il 20 ottobre è fissata l'udienza del procedimento penale che vede il Segretario dell'Associazione Enzo Tortora dal 2009 al 2011, Francesco Poirè, rinviato a giudizio per "diffamazione a mezzo stampa".

C'erano una volta le elezioni regionali del 2010.
A causa dello scandalo Formigoni e delle firme false per la presentazione delle liste (a questol link la pagina facebook che era stata appositamente creata), era slittata la data della pubblicazione dei cosiddetti "spazi assegnati" alle affissioni dei cartelloni elettorali.
Le plance su cui esporli, però, vennero montate con largo anticipo (12 febbraio, anziché il giorno 28 dello stesso mese) rispetto all'assegnazione, scatenando un far west di affissioni abusive, quotidianamente documentate dai membri dell'Associazione radicale milanese con fotografie e filmati.
Per questo motivo, il 27 marzo 2010, l'allora segretario di Radicali Milano scrisse una lettera/denuncia indirizzata all'Ufficio Pubblicità di Palazzo Marino (il cui responsabile era Marco Ricci) e, per conoscenza, alla Procura della Repubblica e alla Polizia Locale, criticando lo scorretto utilizzo degli spazi urbani e chiedendo il sequestro delle suddette installazioni.


Montando le strutture 2 settimane prima, il Comune avrebbe e, in effetti, ha facilitato l'abusivismo e le affissioni illecite. Sillogismo confermato dalla "prova contraria", cioè dalla dichiarazione di Sergio Mancuso: il vice direttore generale dell'area innovazione, economia e sviluppo del Comune di Milano rileva che, durante la campagna elettorale per le europee 2014, nessuna sanzione per le affissioni abusive è stata comminata e che il motivo della riduzione delle multe è da imputare sia alla diminuzione degli spazi per le affissioni sia alla loro effettiva installazione, che precedeva di un paio di giorni la pubblicazione dell'assegnazione degli spazi. Questo, secondo Mancuso, ha reso impossibile affissioni abusive, in quest'ultima campagna elettorale.

Da questo, a nostro parere, si evincono due punti fondamentali: in primo luogo, già quattro anni fa, Poirè aveva individuato, nella precoce installazione delle plance, il motivo principale delle affissioni abusive che avevano causato, nel 2010, milioni di euro di multe ad esponenti politici; in secondo luogo, che la querela da parte dell'ex direttore dell'Ufficio Pubblicità del comune di Milano è da ritenersi priva di fondamento.

I dettagli, dalla voce del diretto interessato, dell'avvocato difensore e di Marco Cappato, nella conferenza stampa che vi invitiamo a seguire a questo link su Radio Radicale.

Fonte: http://www.radicalimilano.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=7899:affissioni-abusive-chi-ha-denunciato-lillegalità-sarà-lunico-a-pagare?&Itemid=101

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