LIBERISMO E LIBERALISMO
di Rosario Scognamiglio
Benedetto Croce tra forze morali e forze vitali
Che la lingua italiana sia difficile e tutta specifica è un dato acquisito, tale specificità forse ha il suo massimo grado nei termini liberismo-liberalismo.
Se si volesse spiegare tale concetto ad un europeo, si troverebbe grandissima difficoltà, infatti sfogliando un dizionario di inglese, francese o tedesco non c’è un termine che possa racchiudere concettualmente il significato di liberismo o liberalismo.
Insomma una specificità o un’ anomalia tutta italiana?
Benedetto Croce era intimamente fermo nella sua convinzione, che con due termini simili ma concettualmente diversi, si potesse evitare la confusione fra un concetto che appartiene alla sfera morale e definisce “il trionfo della libertà” (LIBERALISMO) e un concetto che riguarda la sfera economica, quindi uno schema del tutto astratto paragonabile alla più feroce delle ideologie (LIBERISMO), premesso ciò il LIBERALISMO non deve e non può identificarsi con il LIBERISMO perché gli è moralmente superiore.
B. Croce da una lucidissima definizione di tale differenza concettuale in un suo saggio:
“FORZE VITALI & FORZE MORALI”
Le forze morali e le forze vitali convivono, ma le prime sono in una posizione di superiorità egemonica rispetto le seconde, così che le forze morali non vengano contaminate e determinate da quelle vitali.
L’ egemonia delle forze morali garantisce il rispetto dell’ unica legge a cui è assoggettato l’ uomo: La coscienza morale, che è coscienza ed esercizio di libertà, perché obbedisce solo a se stessa.
Croce inoltre sottolinea che la morale liberale è: ” La voce dell’ umanità”, nulla a che vedere con la morale bolscevica, perchè riesce ad affratellare gli uomini oltre le diversità razziali, sociali e culturali, congiungendoli in un comune sentire, esaltando le individualità.
Come su detto, premessa la superiorità delle forze morali e quindi del LIBERALISMO, uno stato può essere liberale ma non per forza liberista.
Esempio lampante possono essere gli stati occidentali, che investiti dalla crisi hanno temporaneamente nazionalizzato le banche, ma senza per questo minare le basi dello stato di diritto naturale, viceversa paesi come la Cina del partito unico, lontani anni luce da strutture di stato di diritto naturale hanno applicato economie liberiste.
La libertà economica non può garantire la libertà individuale e la salvaguardia dello stato di diritto, anzi nella libertà economica vi sono principi e virtù morali, ergo la base da cui partire sono LE FORZE MORALI le sole che conducono al “TRIONFO DELLA LIBERTA’!
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