Presidio radicale al penitenziario di Secondigliano
Comunicato stampa . Napoli 18 maggio 2014
Lunedi 19 maggio 2014 a partire dalle ore 10.00 l’associazione radicale “Per la Grande Napoli” terrà una manifestazione presso il penitenziario di Secondigliano con l’obiettivo di rilanciare la lotta per l’amnistia, l’indulto e la riforma della giustizia e portare alla conoscenza della opinione pubblica la drammatica la situazione degli istituti di pena campani.
Contemporaneamente, all’interno dell’istituto si terrà una visita ispettiva, condotta dal sen. Luigi Compagna che sarà accompagnato da Luigi Mazzotta membro delle giunta di segreteria nazionale di Radicali Italiani.
All’uscita (prevista per le ore 12.30) la delegazione terrà una Conferenza Stampa.
Durante la manifestazione saranno raccolte segnalazioni su detenuti ammalati.
Per l’Associazione PerLaGrandeNapoli
Giuseppe Alterio, segretario
per info: 3319833846
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dichiarazione di Luigi Mazzotta, membro delle giunta di segreteria di Radicali Italiani,
“Mancano pochi giorni alla scadenza del 27 maggio entro la quale la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) , preso atto delle condizioni di sovraffollamento delle carceri, ha imposto all’Italia di adottare misure urgenti per superare la realtà di degrado civile e di sofferenza umana riscontrabile negli istituti penitenziari e ripristinare minime condizioni di legalità e diritto; ad oggi dobbiamo prendere atto che alcun intervento significativo e’ stato adottato e la situazione sembra addirittura peggiorata. Da qualche settimana nei penitenziari campani, prima a Poggioreale, poi a Bellizzi Irpino e ora Secondigliano, i detenuti hanno dato vita a una iniziativa di protesta pacifica e nonviolenta segnata dalla battitura tre volte al giorno e accompagnata dallo sciopero della fame e da quello della spesa. Noi Radicali denunciamo le condizioni inumane e degradanti nei quali si svolge l’esecuzione della pena nelle carceri italiane e continuiamo il monitoraggio e la denunzia dei casi di malasanità che vedono coinvolti cittadini detenuti, auspicando che, in attesa di una riforma organica e strutturale del sistema della giustizia in Italia, si possano adottare urgenti e non piu’ rinviabili provvedimenti di amnistia e indulto “
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