Papa telefona a Pannella: «La aiuterò per l'emergenza carceri». Lui beve un caffè, ma riprenderà lo sciopero della sete

Una telefonata di oltre 20 minuti di papa Francesco, che ha assicurato al leader radicale il suo aiuto sul problema delle condizioni dei carcerati, ha convinto Marco Pannella a interrompere lo sciopero della sete. Uno sciopero cominciato qualche giorno fa per protestare contro la condizione delle carceri italiane e continuato malgrado l'ntervento subito martedì scorso all'aorta addominale all'ospedale Gemelli di Roma. Pannella, 83 anni, ha bevuto un caffè e ha accettato due trasfusioni di sangue consigliate dai medici. Ma riprenderà lo sciopero della sete.
Telefonata di 20 minuti
Preoccupato dalle notizie sulla salute del leader radicale (protagonista in passato in battaglie come il divorzio, la liberalizzazione delle droghe leggere e l'aborto, viste come il fumo negli occhi dalla Chiesa cattolica), papa Francesco ha preso il telefono e usato con lui lo stesso metodo adottato con decine e decine di altre persone: lo ha chiamato e si è presentato. Una chiacchierata di venti minuti all'incirca. Fruttuosa, si direbbe: al termine Pannella ha annunciato lo stop allo sciopero della sete, che certo non gli facilitava il recupero dai postumi dell'intervento di alcuni giorni fa.
Pannella: ho bevuto caffè ma proseguo sciopero
Il leader radicale ha riferito all'Adnkronos che durante il colloquio con il Pontefice ha «accettato per riconoscenza verso di lui di bere una tazza di caffé. Per il resto - ha detto - continuerò lo sciopero della sete e il Satyagraha, accettando però di sottopormi a due trasfusioni di sangue nei prossimi giorni, secondo la prescrizione dei medici». Alla domanda se nel colloquio si sia parlato di amnistia, ha risposto sibillino: «Non posso dire di sì ma neanche di no».
Il Papa a Pannella: su emergenza carceri l'aiuterò
Dal testo della conversazione diffuso da Radio radicale si apprende qualcosa di più. «Anche io la aiuterò contro questa ingiustizia...Ma sia coraggioso, eh». Così papa Francesco a Pannella durante la sua telefonata al leader radicale. «Io ne parlerò di questo problema, ne parlerò dei carcerati», ha aggiunto il Papa. E Pannella di rimando: «Sì Santità! C'è una parola chiave...!»
Bonino: avevo chiamato Papa per informarlo
L'ex ministro degli Esteri Emma Bonino, nel confermare la sospensione dello sciopero della sete da parte Pannella, ha rivelato all'Adnkrosos: «Ho parlato con il Santo Padre per informarlo delle condizioni di Pannella. Successivamente a questa telefonata, il Papa ha poi deciso di chiamare direttamente Pannella, ma cosa si siano detti precisamente non lo so».
Lo sciopero della sete
Appena uscito, due giorni fa, dalla terapia intensiva del Gemelli Pannella aveva ripreso la sua battaglia per una «giustizia più giusta» e per denunciare la «disumana situazione carceraria». E aveva rivolto un appello anche a Papa Francesco affinché chieda «subito» amnistia e indulto come fece Papa Wojtyla. Reduce dall'operazione subita all'aorta addominale, non ha sospeso lo sciopero della sete. «L'unico lusso che mi concedo è un toscanello alla grappa» ha detto il leader radicale spiegando che «a Madrid scoprimmo con un medico che l'effetto più evidente dello sciopero della sete era neutralizzato fumando molto».

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