Presentazione di “Un pianeta a tavola: decrescita e transizione alimentare” di Filippo Schillaci
“Parte in Causa – Associazione Radicale Antispecista” e “Per Animalia Veritas” hanno il piacere di invitarvi alla presentazione del libro “Un pianeta a tavola: decrescita e transizione alimentare” (Edizioni per la decrescita felice, 2013) di Filippo Schillaci.
Picco del petrolio, agricoltura industriale, fame nel mondo, riscaldamento climatico, OGM, “produzione animale”, svuotamento dei mari, allevamenti “diversi”, orti sociali, filiera corta, aspetti sociali e simbolici dell’alimentazione…tutto questo e molto altro è contenuto in questo saggio che esplora la non-sostenibilità del nostro modo attuale di vivere e produrre in previsione dell’imminente fine dell’era del petrolio a basso costo e dei mutamenti innescati dal cambiamento climatico.
L’evento si svolgerà a Roma presso la libreria Arion, in via Cavour 255 (angolo via dei Serpenti)
dal sito di Editori Riuniti:
[…] Questo libro parla delle azioni che vengono compiute sul mondo quando la merce che noi acquistiamo è il nostro cibo e cerca di individuare delle vie affinché esse siano il più possibile leggere e affinché i loro effetti collaterali siano tali da rendere migliore, cioè più verde e vivo, il pianeta. Dati numerici ed esperienze concrete ci mostreranno che imprimere alle nostre scelte in campo alimentare una direzione che riesca a rendere il mondo migliore è, almeno secondo ragione, effettivamente molto più facile di quanto non si immagini e soprattutto di quanto «loro» non vogliano farci credere. Convincersene significa essere già oltre la metà del cammino. Vediamo ora di percorrerlo tutto.
[…] Senti spesso parlare dell’enorme potere delle multinazionali. Ma in cosa consiste questo potere? Dove sono i carri armati di Monsanto? Dove sono i bombardieri di McDonald’s? Non esistono. Il loro potere, dirai tu, sta nei soldi, un’enorme quantità di soldi. Giusto. Ma da dove vengono questi soldi? Ovvio: dalle tue tasche. Ecco dunque in che mani è l’enorme potere delle multinazionali: nelle tue. […]
Filippo Schillaci si occupa da oltre un decennio di decrescita, ecologismo e critica dell’antropocentrismo. Dal 1996 vive in campagna, ove produce gran parte dell’acqua, del cibo e dell’energia che utilizza facendo ricorso alle risorse del luogo. Si occupa inoltre di fotografia e linguaggio cinematografico e lavora come tecnico part-time presso la seconda università di Roma. Ha pubblicato Caccia all’uomo e, con le Edizioni per la decrescita felice, Vivere la decrescita.
INDICE
7 Introduzione
Prima parte. Qui e adesso
13 Un attimo prima di cambiar vita
15 La festa è (quasi) finita: il picco del petrolio e il tramonto della crescita
21 Teschi e tibie per l’agricoltura
24 Agricoltura industriale: dalle bombe ai campi, di Riccardo Rifici,
42 Affinché pochi possano avere tanto…
44 Grandi ingiustizie si aggirano per il mondo, di Marco Pagani
53 Brevettare il cibo
55 L’imprenditore che gioca coi geni, di Christian Grassi
67 L’inefficienza perfetta
69 La Terra sotto dodici miliardi di zoccoli
83 Un appartamento affollato
85 Viaggio nella «produzione animale», incontro con Sergio Simonazzi
105 Il pescivendolo e lo specchio di Alice
106 Acque morte: come siamo riusciti a svuotare i mari
130 Dalla terra alle discariche
131 Lo scandalo del cibo sprecato nel mondo, di Laura Pavesi
139 Spazzatura industriale
140 Salute, cibo industriale e cibo spazzatura: quale realtà in Italia e nel mondo, di Antonio Lupo
150 L’equivoco dell’onnivoro
152 Carne: molti guai per la salute, di Marco Pagani
Seconda parte. Un’altra storia
165 Due variabili più una
167 La bilancia ecologica: i pesi ambientali dei cibi a confronto
180 Indizi di buona alimentazione
185 Mitologia pastorale (1)
188 Il buon pastore post industriale, con contributi di Marco Pagani e Christian Grass
209 Mitologia pastorale (2)
212 Allevamenti diversi: migliori o no? di Enrico Moriconi
225 Biologico ma non troppo ovvero cambiare tutto affinché nulla cambi
228 Dall’agricoltura convenzionale a quella biologica: quando la tradizione è la chimica e l’innovazione è la natura, di Christian Grassi
239 Un mondo ribaltato
241 Per un’agricoltura neo-contadina, di Sergio Cabras
255 Ripartire da noi stessi
258 Primo percorso
260 L’orto a scuola, incontro con Mauro Caldirola
266 Insieme è meglio, incontro con il gruppo «Ecosol»
272 Dalla cassa integrazione all’orto sociale, l’orto degli ex lavoratori «Eutelia»
280 Un’azienda di prossimità, incontro con Christian Grassi dell’azienda «Mater Naturae»
288 Un orto in adozione, incontro con Irene di Carpegna della Cascina Santa Brera
290 Una filiera corta, incontro con la cooperativa «Aequos»
296 Secondo percorso
298 La piccola scala, le consociazioni, la bellezza, incontro con Liliana Rota dell’agriturismo «I Gelsi»
303 Oltre il biologico
305 Il contadino del non fare, incontro con Onorio Belussi
312 Oriente e occidente
315 Conclusioni
Terza parte. La quarta variabile
321 Uno strano menù
323 Il comune senso della sostenibilità alimentare secondo i GAS
con Maria Grazia Ferrario
327 La quarta variabile
333 Aspetti sociali e simbolici dell’alimentazione, di Marco Maurizi
341 Riassumiamo
344 Il signor Rossi non è mai solo
356 Verso l’individuo
357 Le radici individuali del collettivo, incontro con Luca Menti
372 I bisogni secondari
376 Valori forti
378 Prodotti e simboli
390 Mutabilità dei simboli
392 L’esperienza di Lewin e i percorsi possibili
403 Epilogo
405 Gli autori
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