Pericolo inquinamento radioattivo da torio 232 nel poligono militare del Cellina-Meduna

Testo: 

La serata organizzata dal ‘Gruppo di Mutuo Soccorso’ di Cordenons sull’inquinamento da metalli pesanti e dal torio 232 nel poligono militare Cellina-Meduna-Magredi, ha sicuramente attratto molte persone spinte dal desiderio di conoscere la verità su questa grave situazione che tanto trasparente non è.
I bravi e competenti relatori hanno chiarito prima in un senso generale poi con una precisa spiegazione medico-scientifica ciò che accade all’ambiente e di conseguenza alle persone e alle successive generazioni quando vivono in questi contesti.
Certamente la questione è allarmante soprattutto perchè la verità, quella poca nota, emerge a spizzichi e sprazzi e il dott. Mazzi, che ha visionato come me il piano di caratterizzazione, presenta un quadro della situazione inquietante...
Sabato avrei voluro dire alcune cose che ritenevo rilevanti a proposito del piano di caratterizzazione commissionato dalla “Brigata Corazzata Ariete” ad una società di servizi ecologici riportante data giugno 2013, ma essendoci poco tempo non ne ho avuto la possibilità e così oggi le scrivo sperando che vengano lette anche da alcuni dei presenti alla serata.
Innanzi tutto parliamo di una vasta zona di interesse ambientale classificata come SIC, ARIA e ZPS estremamente vicina al Biotopo di San Quirino.
Biotopo, la cui fruizione da parte della popolazione dovrebbe essere libera anzi “consigliata”. Per tale motivo al momento della valutazione dello stato di inquinamento si dovrebbe fare riferimento ai valori limite che la norma prevede per le aree ad uso Verde e residenziale, e non come è stato fatto, per le aree di carattere industriale, vedi tabelle di riferimento. I parametri più restrittivi previsti dalla Norma, evidenziano uno scenario ancor più allarmante in quanto tutti i campioni superano i valori/soglia e perciò risultano inquinati.
Altro aspetto fuorviante del piano di caratterizzazione è rappresentato da quello che viene individuato come campione “bianco”, un campione rappresentativo di un suolo non contaminato e naturale. Tale campione invece proviene da un luogo ubicato in una zona dove normalmente si svolgevano- svolgono (?) esercitazioni. (area a destra andando da San Foca verso Vivaro dopo il ponte sul Cellina) . Infatti presenta valori di metalli pesanti non trascurabili con valori superiori alla tabella per gli usi “Verde” e pertanto non può certo rappresentare un termine di paragone per l’area golenale naturale del Cellina non interessata da fenomeni di inquinamento.
Viene trascurato ogni aspetto di approfondimento sui minerali radioattivi; la pericolosità per questi materiali radioattivi è data soprattutto dalla radioattività che deve essere valutata con altre metodologie e approfondimenti.
Particolare attenzione deve invero essere rivolta alla pericolosità della contaminazione nei confronti delle aree e strutture vicine.
I siti inquinati sono pericolosamente molto vicini alla Azienda Agricola Veronesi e al Biotopo.
In nessun passaggio della relazione e del piano di caratterizzazione è purtroppo indicata la distanza di queste strutture ed ambienti frequentati dall’uomo.
L’Azienda Veronesi ha numerose stalle ed allevamenti di bestiame proprio a ridosso della proprietà e sono estremamente vicini alle aree in questione (forse qualche centinaia di mt).
Nessuno durante la serata ha fatto notare che vi sono persone che ci lavorano da anni per allevare bestiame da carne, carne che poi viene mangiata dalla gente.
Concludo con due considerazioni:
la prima riguarda il bellissimo documentario trasmesso da RAI 3 all’interno della trasmissione GEO circa 2 settimane fa dal titolo “L’ultima steppa”, nel quale oltre a presentare le bellezze dei nostri Magredi riprende ‘insolitamente’ anche l’attività di esercitazione dei militari. Che sia un caso?
La seconda è un monito: si concludano queste pratiche di guerra!
Non servono... anzi!
La situazione attuale parla da sè...

Autore: 
Giovanna Casalini - referente temi ambientali - Direzione Radicali Friulani
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Fonte: http://www.radicalifriulani.it/content/pericolo-inquinamento-radioattivo-da-torio-232-nel-poligono-militare-del-cellina-meduna

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